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Si sottopone a 3 interventi di chirurgia estetica per la festa dei 18 anni del figlio, 37enne muore appena uscita dalla sala operatoria.

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Quegli interventi chirurgici li aveva programmati in vista di un’occasione speciale. A giugno il suo adorato figlio avrebbe compiuto 18 anni e voleva festeggiarlo con una bella festa.

Per quell’appuntamento ormai alle porte voleva sentirsi impeccabile e così si era affidata a un medico di sua conoscenza per rifarsi il naso, per ridurre la cellulite e aggiustare l’aspetto dei seni.

Tre interventi fissati in una sola giornata presso la clinica dove il medico operava. Nulla di cui preoccuparsi, le avevano detto. Invece la 37enne, è morta a causa di un malore accusato subito dopo essere uscita dalla sala operatoria.

E’ accaduto a Torre del Greco (NA)

La procura della Repubblica di Torre Annunziata, sollecitata dalla denuncia presentata dall’avvocato Enrico Ricciuto, ha aperto un fascicolo di inchiesta e ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche.

Sotto i riflettori ci sono il chirurgo che ha eseguito gli interventi e la clinica privata dove è avvenuta l’operazione. Diverse le domande alle quali occorrerà dare risposta (il fascicolo è stato assegnato al pm Marianna Ricci).

L’opportunità di eseguire uno dopo l’altro tre importanti interventi di chirurgia estetica (rinoplastica, liposuzione e mastoplastica additiva) che sarebbero durati cinque ore e che, di conseguenza, hanno richiesto un’anestesia forte.

La qualità dell’assistenza ricevuta in clinica subito dopo il malore accusato a seguito dell’operazione; un eventuale ritardo dell’118 per il trasferimento di Vanessa dalla clinica privata teatro dell’operazione all’Ospedale del Mare dove è stato dichiarato il decesso.

I familiari della donna lamentano

un’attesa di circa un’ora prima dell’arrivo del 118. «Se qualcuno ha sbagliato deve pagare – ripete la cognata ai giornalisti – Alla 37enne era stato assicurato che non avrebbe corso rischi sottoponendosi insieme a quegli interventi».

I primi punti fermi potrebbero arrivare proprio dall’autopsia che, sino alla tarda mattina di oggi, non era stata ancora fissata.

«Chiediamo alla procura di Torre Annunziata di fare presto – dice l’avvocato difensore – solo dopo l’autopsia i parenti potranno riavere il corpo di Vanessa e darle l’ultimo saluto.

E’ una famiglia distrutta

Ci sono due genitori anziani e gravemente malati che sono devastati. La mamma della 37enne voleva incatenarsi dinanzi al Tribunale.

Capisco che ci sono dei tempi tecnici, ma chiediamo ai pm di fare presto». Agli atti per ora ci sono le ricostruzioni dell’accaduto fornite dai parenti della vittima.

La donna, che era casalinga e accudiva i genitori malati, è entrata in clinica sabato mattina intorno alle 8.30 accompagnata dalla cognata (la moglie del fratello) e con lei si è scambiata qualche messaggio fino alle 10.30 prima di entrare in sala operatoria.

Di qui il silenzio, fino alla terribile telefonata ricevuta dalla famiglia.

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