E’ lecito che una nota industria del tabacco sponsorizzi congressi medici?
“Tobacco Endgame” il movimento antitabagista ha chiesto un parere sulla liceità delle sponsorizzazioni dei congressi medici da parte dell’industria del tabacco. Il movimento l’ha fatto attraverso una lettera aperta al Ministro della Salute Giulia Grillo lo scorso 20 maggio.
Le critiche mosse da “Tobacco Endgame” riguardano 25 congressi medici a cui “Philip Morris” ha partecipato come sponsor nel 2018. La lettera aperta è stata inviata oltre al Ministro Grillo, anche agli enti maggiormente coinvolti come: Istituti Superiore di Sanità e Agenzia nazionale per i servizi regionali. Ma non è sotto accusa “Philip Morris” anche un altro colosso statunitense è stato criticato British American Tobacco.
Secondo “Tobacco Endgame” ci sarebbe un conflitto di interesse nello sponsorizzare le maggiori società scientifiche italiane. Il movimento richieste un’indipendenza maggiore da parte delle società in questione nella scelta degli sponsor. Ecco alcuni nomi di società o congressi a cui case farmaceutiche hanno partecipato, non ultimo Festival della scienza medica di Bologna. Ecco alcuni nomi di società italiane scientifiche coinvolte nella sponsorizzazione negli anni 2019, 2018, 2017: FADOI (federazione delle associazioni degli internisti ospedalieri), SIAPAV (società italiana di angiologia e patologia vascolare), SIDCO (società italiana di chirurgia odontostomatologia), SITOX(società italiana di tossicologia), ANDI (associazione nazionale dentisti italiani), SIPREC (società italiana per la prevenzione cardiovascolare).
Non è forse un ossimoro che una famosa società di tabacco sponsorizzi congressi e società scientifiche che promuovono la salute. Il movimento “Tobacco Endgame” chiede come si possa conciliare il profitto di chi vende prodotti nocivi con la salute, con i fini positivi di prevenzione della salute e promozione di stili di vita sani spesso invocati durante i congressi.