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Paziente americana muore in PS a Pistoia dopo 7 ore di attesa: azienda avvia indagine interna al DEA.

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Decesso in Pronto Soccorso di una paziente americana. La direzione ha segnalato il caso al rischio clinico aziendale. Marchetti di Forza Italia chiede spiegazioni.

Morta paziente in PS, azienda avvia indagine conoscitiva interna. Già iniziate le procedure secondo quanto previsto a livello regionale e nazionale per verificare il percorso assistenziale e per gli approfondenti organizzativi. A seguito del decesso di una signora americana, residente a Pistoia di 74 anni (Joann Zinkand, nella foto), nel pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo, la direzione generale ha attivato “il rischio clinico aziendale” che ha iniziato le procedure di acquisizione degli atti clinici secondo quanto previsto a livello regionale e nazionale, per verificare la correttezza del percorso assistenziale ed organizzativo nel Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) di Pistoia.

La presa di posizione dell’Azienda Sanitaria.

Il riscontro diagnostico richiesto dall’Azienda Sanitaria è stato rinviato in quanto è giunta la notifica da parte dell’autorità giudiziaria del sequestro della salma. L’Azienda dà la sua piena disponibilità alla Magistratura per giungere il più rapidamente possibile alla chiarezza.

Domani sarà effettuata una pre-analisi nella quale sarà stabilito quando effettuare l’Audit con i professionisti del DEA. L’esito nonché gli atti che ne deriveranno saranno poi trasmessi al rischio clinico regionale.

In questa fase il rischio clinico aziendale sta analizzando la documentazione clinica, per accertare la correttezza delle procedure diagnostiche e terapeutiche e verificare l’attività organizzativa svolta nel pronto soccorso.

La paziente era giunta in pronto soccorso alle ore 22,13 dello scorso venerdì notte e secondo quanto riportato dalla cartella clinica presa in carico dell’équipe sanitaria in quel momento in turno.

Alla donna era stato attribuito un codice 3 (urgenza differibile) perché presentava una sintomatologia acuta che la paziente riferiva di avere da due giorni. Al momento dell’accettazione era in buone condizioni generali e deambulava autonomamente e solo alla successiva rivalutazione dei parametri vitali e alla somministrazione delle terapie veniva invitata a sdraiarsi in barella e monitorata dal personale. Gli esami svolti confermavano il quadro clinico acuto iniziale e le condizioni cliniche generali non apparivano critiche.

Nelle ore successive la situazione clinica si evolve in uno stato di coma. Il medico rianimatore è intervenuto tempestivamente in pronto soccorso, ha confermato la gravità del quadro clinico, accompagnando la paziente ad eseguire un’indagine diagnostica radiologica ma intorno alle ore 4,35 la paziente subisce un arresto cardio respiratorio che, nonostante i 45 minuti di manovre respiratorie, la portavano al decesso.

Il consigliere regionale di Forza Italia, Maurizio Marchetti, chiede spiegazioni all’Azienda.

“Voglio sapere tutto: stato delle piante organiche nel pronto soccorso del San Jacopo a Pistoia, personale in turno quella notte, numero degli accessi sia quella notte che in storico. Voglio inchiesta interna e audit clinico, non giustificazioni in libertà”. E’ l’interrogazione a risposta scritta con cui il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Toscana, Maurizio Marchetti, chiede di fare luce sulla morte della 74enne avvenuta all’alba di sabato mattina nel pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia dove si era presentata alle 22.13 in cerca di aiuto. Lo riferisce l’agenzia di stampa AskaNews.

Nella sua interrogazione Marchetti richiama i fatti evidenziando poi che “da parte dell’Azienda Toscana Centro si parla di ‘morte improvvisa’ dopo 7 ore di permanenza in pronto soccorso, in una situazione che il riferito di chi accompagnava la paziente narra così: ‘L’ho trovata su un lettino, tutta scomposta e con lenzuola e vestiti madidi di sudore. La flebo era finita, ma in volto era sofferente. Ho chiesto aiuto, ma abbiamo dovuto attendere per la visita da cui è emerso che aveva in corso una pancreatite e un ictus.

Poco dopo è morta’ (cfr. La Nazione QN, 29 luglio 2019, pag. 21, Muore dopo 7 ore d’attesa su un lettino)’ e che ‘la stessa Asl Centro lamenta una sofferenza del pronto soccorso imputandola non tanto alle carenze di personale sanitario, quanto al numero di accessi di pazienti”.

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