Operatore Socio Sanitario scrive Lettera aperta ai dirigenti della Regione Calabria: “dopo 11 anni torno a fare l’autista, come OSS non mi meritate; in ginocchio mai”.
Dopo 11 anni da Operatore Socio Sanitario, è giunto il momento di passare dagli zoccoli sanitari alle scarpe antinfortunistiche… Sanità calabrese non mi meriti…
Voi proprietari di strutture private, ultimamente non avete mai aperto il mio curriculum, perché non mi mandava il politico di turno…
Dentro avreste trovato 11 anni di esperienza, avreste trovato corsi di aggiornamento fatti con sudori, sforzi e soprattutto, avreste trovato l’estratto contributivo INPS, che riportava 0 giorni di malattia in tutta la carriera professionale…
Da voi, solo offerte ridicole, tra partita IVA, part time fasulli, ecc. , perché ormai cercate gli schiavi…
Voi dirigenti della Regione Calabria, non mi avete dato la possibilità di finire il concorso pubblico da OSS nella mia città, pur avendo già passato la preselezione…
Questo perché dovete far scorrere le graduatorie degli amici delle altre province…
Tra privato e pubblico niente serietà…
Avete fatto di tutto per farmi passare l’amore che avevo per questo lavoro…
Cambio per me e soprattutto per la mia famiglia… Non è giusto portare mia figlia fuori regione e non farle vivere l’affetto dei nonni e degli zii per colpa vostra…
Arriverò a casa sicuramente più sporco, ma almeno questo lavoro mi darà dignità…
In ginocchio mai…
Pierluigi Barbarossa, ex-OSS