Una Operatrice Socio Sanitaria disabile è stata licenziata da una nota Azienda sanitaria pubblica in Emilia Romagna per inidoneità alla mansione dovuta alla deformazione di una spalla. Usufruisce della Legge 104/92.
Prima assunta, poi utilizzata per diversi mesi in corsia, poi licenziata per inidoneità alla mansione. E’ accaduto ad una Operatrice Socio Sanitaria in Emilia Romagna, che non ha superato il periodo di prova ufficialmente per una malformazione alla spalla e comunque dopo la visita del Medico Competente, avvenuta a distanza di mesi dall’assunzione e dall’inizio dell’attività lavorativa.
L’OSS si era licenziata da un’altra Azienda pubblica perché finalmente dopo anni di lavoro fuori sede riusciva a rientrare nella città d’origine. Ma è stato un errore fatale, infatti si è trovata improvvisamente senza lavoro, è vedova ed ha una figlia minorenne da sfamare. Ora sta cercando lavoro in ambito privato, ma dopo quella inidoneità, mai registrata prima altri precedenti incarichi o assunzioni, l’ha messa di fatto in difficoltà.
Lei ha messo tutto nelle mani di un legale, che ha subito diffidato l’Azienda a tornare sui propri passi e ha richiesto una ulteriore visita medica da un altro specialista.
Al momento non sappiamo di più, certamente questa è una situazione che mette i brividi, anche perché il Medico Competente non ha tenuto conto della certificazione legata alla Legge 104/92 posseduta dall’Operatrice, che la tutela proprio di fronte a situazioni di questa natura.
A questo punto tutti gli inabili non sarebbe abili al lavoro. In questa Ausl c’è qualcosa che non funziona.
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