Si chiama Ivan Aversa (in arte Jò), ha 27 anni, fa l’OSS, ma sogna di diventare un grande cantautore. Nel frattempo studia canto e ha appena inciso il suo primo pezzo. Ecco “Amò”.
Ivan Aversa (conosciuto come Jò) lavora a tempo determinato presso l’ospedale di Ravenna, U.O. di Nefrologia. Fa l’Operatore Socio Sanitario (OSS), ma a 27 anni sogna di diventare un grande cantautore. Non sa se ce la frà, intanto ci prova e ha scritto e inciso la sua prima canzone. Si chiama “Amò“, un brano indie che sta già scalando le classifiche in ambienti underground.
Ivan (nella foto qui in alto di Ermes Tazzari), dicevamo, lavora come OSS presso l’Unità Operativa di Nefrologia (Ospedale “Santa Maria della Croci” di Ranenna). Ha un contratto a tempo determinato, ma è vincitore di concorso presso l’AUSL Romagna. Ha combattuto e combatte per arginare il Covid-19.
E’ originario di Napoli, ma da alcuni anni ha deciso di stanziarsi in terra romagnola, dove da tempo si dedica a concerti e a serate in vari locali e in varie manifestazioni.
Ha lavorato, sempre come OSS, presso la CRA Busignani di Cervia (Azienda Servizi alla Persona dei Comuni di Ravenna – Cervia – Russi), poi ha deciso di cambiare ambito e ha accettato un contratto a termine in piena Emergenza Coronavirus presso l’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna.
Il suo brano ovviamente è dedicato alla sua Napoli, dove il video è stato realizzato, mentre le musiche sono di origini olandesi.
Da tempo scrive canzoni e si diverse ad arrangiare pezzi. E’ un OSS differente, uno di quelli partiti dal Sud per imporsi e farsi conoscere al Nord. A suo modo, nel suo piccolo, ci sta riuscendo e presto sentiremo parlare di lui anche sui circuiti mediatici e musicali che contano a livello nazionale.
Non possiamo che avugurarvi buona visione/ascolto di “Amò“, un pezzo in italiano e in napoletano che è da subito orecchiabile, ma non per forza scontato come tanti brani che circolano oggi sulle radio e sulle piattaforme web.