Fabrizio, OSS: Ho denunciato un collega che faceva da Infermiere. Anche se lui è stato licenziato, per me è un inferno.
OSS racconta la sua vita dopo che ha denunciato un collega che ripetutamente infrangeva le regole.
Fabrizio (nome di fantasia) lavora in una struttura vicino Firenze e adesso per lui è impossibile lavorare.
Riceve continuamente dispetti dai colleghi, ha perso ogni tipo di pacifica convivenza ed è al centro di pettegolezzi inventati.
Gentile Direttore
sono OSS in provincia di Firenze e voglio raccontare di quanto la mia vita sia diventata un inferno fuori e dentro il lavoro.
A fine anno scorso ho denunciato dopo mesi il mio collega di turno perchè metteva a rischio sia la salute dei pazienti che la mia posizione, rendendomi complice di reati.
Somministrava la terapia, decideva se chiamare l’ambulanza senza avvisare la guardia medica notturna, metteva cateteri e altre cose.
L’ho pregato di smettere, credetemi. Alla fine ho denunciato per il timore che entrassi anche io nel mezzo.
E’ stato allontanato ed ora però i colleghi non mi parlano più. Ho trovato l’armadietto rotto, divise con scritto SPIA sulla taschina sul petto, non mi salutano e mi guardano male.
Inventano pettegolezzi e segnalazioni fasulle alla direzione. Hanno anche detto che ho portato io il Covid in struttura, cosa che non posso escludere a prescindere (chi può farlo????) ma dicendo anche che ero malato e lo sapevo.
Hanno anche detto che mi hanno visto montare un trans per strada in macchina.
Tutto questo mi genera pressione e da diversi mesi vado a lavoro con ansia. Ho anche iniziato a dormire male e prendere xanax la sera.
La direzione mi crede per fortuna e il posto è salvo. Ma la mia salute mentale vacilla.
Scusate lo sfogo ma siete gli unici che raccontate davvero le cose.
Un’OSS sull’orlo di una crisi di nervi.