Sonia, Infermiera: Non scorderò mai più il primo decesso da Coronavirus e la comunicazione ai parenti via telefono.
Riprendiamo il post della collega Sonia su suo permesso, per raccontare uno spaccato di vita infermieristica: il primo decesso in area Covid e la comunicazione ai familiari via telefono.
“Pochi interminabili minuti sono bastati a vederti morire. Anzi no, sono stati giorni, forse settimane.
Ogni respiro meccanico eri un attimo più vicino alla morte. E noi, in cuor nostro, lo sapevamo. Perchè gli scambi non miglioravano, perchè la terapia non dava neanche semplici lampi di vittoria.
Non ti ho mai conosciuta da sveglia, non so niente di te se non l’anamnesi raccolta in pronto soccorso. Ci passavamo appena 7 mesi, di questo sono cosciente, eppure il destino ci ha messo in quel box insieme.
Tra il caldo e la paura abbiamo passato ore interminabili insieme.
Adesso, dopo mesi di ricovero, non ci sei più. E mentre tutto il mondo pensa di essere arrivato alla luce, per il tuo mondo non esisterà più luce.
Il primo decesso da Coronavirus sei tu. Per me. Di oltre 35.000 vittime, sei stata la prima persona a morire di cui mi sono presa cura.
Non dimenticherò mai la voce ferma e piena di dolore del medico e le voci che si sentivano indistinte dalla cornetta, mentre dicevamo ai tuoi cari che eri defunta.
Non mi scorderò mai di te e dei mesi passati insieme”.
Uno spaccato toccante raccontato con emozione. Una realtà che ha coinvolto migliaia di infermieri, oss e medici.
