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giovedì, Marzo 28, 2024
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Nurse24 | Salvini ha distrutto un Governo pro-Infermieri.

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? ? Nurse24 | Matteo Salvini ha mandato a casa un Governo che fino a qualche giorno fa ha fatto il bene degli Infermieri. Ora il caos.

Dopo una cena con amici, la padrona di casa, sapendo la mia passione per le letture di cronaca degli ’60 e ’70 mi diede una copia di una monografia sul “Sessantotto”. La copertina rossa e l’immagini vivide all’interno sembrano essere fatte di polvere scarlatta che si può respirare. La rivoluzione si inspira arida e bruciante. Si susseguono foto su Vietnam e Che Guevara. Ci sono anche le proteste giovanili e i “figli dei fiori”. Un segnalibro è messo però su una vicenda italiana. L’elettroshock. Una storia orribile di tante che hanno costellato i nostri manicomi, prima di Basaglia. Sì c’è anche lui che appena dieci anni dopo avrebbe stravolto il pensare comune sulla psichiatria. Quello che mi sconvolge di tutto questo è la serietà con la quale le persone si relazionavano tra loro, con i loro sogni, con le proprie idee e con la loro visione del futuro. Le legislature duravano 5 anni anche se cambiavano i governi. Si parlava su fatti concreti e su progetti programmatici. In quel anno ci furono anche le elezioni che consegnarono alla DC un governo monocolore dopo anni di collaborazione con i socialisti e i repubblicani.

Caso vuole che un commensale oltre che pediatra fu anche appassionato delle vicende politiche e amministratore locale per lungo tempo. Nel riportare alla memoria gli anni passati il paragone con quelli che stiamo vivendo, non solo da sgomento ma anche molto su cui riflettere. Mai nessuno aveva chiesto una sfiducia al proprio governo. La cosa che ci ha colpito di più è l’inutilità apparente del gesto, tanto da vagliare ipotesi al limite del “complottismo”. La serietà che lega un politico al proprio ruolo viene meno. L’uomo che si pone come esercizio massimo della propria attività l’occuparsi della cosa pubblica dovrebbe avere bene in mente che il suo compito è proprio questo. Fare. Porre in essere quel futuro del quale si pone come portabandiera, con sacrificio e umiltà ponendo come unico limite le proprie idee. Farsi carico delle estenuanti contrattazioni, dei distinguo che mantengono puro il progetto, dei compromessi con i quali si possa far procedere l’interesse dei cittadini nel modo che si è immaginato. Nella post ideologia pensavamo che gli scontri accesi si placassero in favore del pragmatismo tipico italiano. Anteporre l’interesse collettivo alle liti per fare prevalere una parte. Come in reparto, che per superare le difficoltà date dai tagli trasversali si fa fronte alla mancanza di garze o a quella di personale. Nell’ottica del reparto il giusto sarebbe concertare sindacati, coordinatori, infermieri e tutte le altre professioni sanitarie che collaborano con noi per fare emergere le criticità.

Salvini ha stravolto una legislatura che per gli infermieri era iniziata con il piede giusto. Forti del passaggio ad Ordine della scorsa legislatura la nuova si era aperta con importanti provvedimenti portati alle camere, come il DDL sull’intramoenia, sull’infermiere di famiglia e di comunità e il Patto per la Salute oltre a all’inizio del dialogo su temi come l’infungibilità. Questi temi sono cari a noi infermieri e, risolvono gravi problemi nella gestione della salute pubblica, a tutta la collettività.

L’intramoenia, per esempio, riguarda la possibilità di fare lavorare gli infermieri a livello privato “dentro le mura” dell’ospedale come fanno già i medici. Questo rende più flessibile la gestione dei carichi di lavoro e l’utenza trova una partecipazione e un’attenzione maggiore verso le proprie problematiche.
L’infermiere di famiglia, invece, intercetta quelle che sono le criticità sul territorio e previene la deriva verso la fragilità della popolazione che invecchia.
Il Patto di Salute è sempre stato una argomento abbastanza complesso e negli ultimi tempi si era arrivati a una sintesi da colloqui continui ed estenuanti. Dentro al documento ci sono la ridiscussione della governance sui farmaci, la revisione dei ticket, la decisione delle priorità nella ricerca,la vigilanza sulla trasparenza, la diffusione delle buone pratiche, la questione del cosiddetto “turismo sanitario”, i piani di rientro, l’attenzione sul patrimonio tecnologico,il piano sulle lista d’attesa, oltre all’incentivo della scrittura di un crono-programma su tutto quello citato. C’è molto altro ma sarebbe troppo prolisso da poter eviscerare completamente.
L’infungibilità è cara anche al Presidente della FNOPI Barbara Mangiacavalli che esprime in un intervista: “Occorre stratificare le competenze specialistiche sia nei modelli organizzativi che negli incardinamenti normativi e contrattuali. Già domani quindi ci aspetta un infermiere non più solo dedicato alle “esigenze di reparto e di azienda”, ma specializzato secondo canoni che la Federazione sta mettendo a punto con i ministeri di Salute e Università e su cui presto si confronterà con le Regioni”

Salvini con questa avventata mossa sta mettendo in pericolo tutti quei provvedimenti che sono passati almeno in uno dei due rami del parlamento rischiando di metter in pericolo tutto il lavoro che tra FNOPI, Ministero della Salute, senatori, onorevoli, tecnici, membri degli altri ordini sanitari e altri dicasteri come il MIUR che ogni giorno hanno collaborato per far evolvere la nostra professione e di conseguenza la visione della Salute in generale ergo il suo miglioramento.

La salute è un bene primario imprescindibile e universale. Non possiamo giocarci il futuro o rallentare il passo per delle scaramucce di potere. Vogliamo più continuità e la dignità per il nostro lavoro e per tutti voi che potete usufruirne.

Dott. Gioacchino Costa
Dott. Gioacchino Costa
Infermiere, CEO de Iltuoinfermiere.it e presidente nazionale Assocare.it.
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