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Letizia, Infermiera: “io chiamata a lavorare nell’Ospedale anti-Covid di Milano, licenziata e sfrattata. Vergogna!”

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Raccontiamo la storia di Letizia, Infermiera chiamata a lavorare nell’Ospedale anti-Covid della Fiera di Milano, poi licenziate e costretta a lasciar casa in 48 ore: “è una vera vergogna, sono avvilita”.

Ecco la storia di Letizia (nome di fantasia), Infermiera assunta presso il meda-Ospedale della Fiera di Milano, nato per combattere il Covid e in pratica mai entrato in funzione. Inaugurato in pompa pagina ad inizio aprile, quando vi era la piena Emergenza Coronavirus, e chiuso immediatamente dopo per inutilizzo. Sul caso è nata anche una indagine della Procura competente.

Il personale sanitario assunto è stato trattato in malo modo e rispedito a casa senza troppi convenevoli. Tra questi la nostra interlocutrice.

Letizia non è lombarda e ha deciso di lasciare la sua terra nel Meridione d’Italia per dare una mano a quella Lombardia martoriata dal Covid-19. Non è mai entrata del tutto in attività, non ce n’è stato il tempo. La Regione Lombardia l’ha anche sfrattata dall’albergo dove era ospitata, dandole 48 ore per lasciare tutto e tornare a casa. Una beffa nella beffa, anche perché lei aveva lasciato il lavoro in una nota struttura al Sud per dare man forte ai Lombardi al Nord.

L’avviso di sfratto.

Nei giorni scorsi è stato il Corriere delle Sera a raccontare quanto stava accadendo a Milano e a denunciare il comportamento anomalo della Regione e del Presidente Attilio Fontana. Una ventina di ormai ex-angeli dell’emergenza, tanto osannati all’inizio, sono stati letteralmente cacciati a pedate, umiliati e vilipesi dal punto di vista professionale e umano.

“Ho dovuto lasciare l’albergo in fretta e furia e tornare a casa, è stato avvilente, prima ci trattavano da eroi, poi ci hanno trattati da carta straccia; utilizzati e gettati al macero; questa non è l’Italia che immaginavo quando ho iniziato a studiare Infermieristica; nessuno ci ha difeso, nessuno ha parlato di noi” – ci ha spiegato Letizia.

Ora sulla vicenda indaga la Procura milanese.

“Da notizie di giornale ho saputo che sulla questione starebbe indagando la Procura della Repubblica di Milano, che vorrebbe vederci chiaro sulle motivazioni e sul perché costruire un mega-ospedale in fretta e furia per poi richiuderlo poco dopo; sono stati spesi tantissimi soldi degli italiani, anche di tanti imprenditori che credevano nell’iniziativa e che hanno speso milioni di euro per creare il più grande nosocomio anti-Covid d’Europa” – conclude Letizia, che se ne va con il rammarico di non aver potuto aiutare nessuno, perché in fondo in quella struttura non ci ha praticamente mai lavorato sul serio.

L’intero ospedale è costato 21 milioni di euro e avrebbe dovuto ospitale fino a 25 pazienti. Un po’ troppi, per questo la Procura vorrebbe capirci di più.

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