Medici e Infermieri sotto inchiesta per la morte a Ferrare di un ragazzo di 29 anni per meningite. Addio a Pier Paolo Padovani, deceduto dopo esser stato dimesso dal Pronto Soccorso. Scatta l’allarme e la profilassi.
Dopo la morte per presunta meningite di Pier Paolo Padovani, studente-lavoratore ventinovenne di Ferrara, ora scattano le indagini della Magistratura. Tutto è accaduto domenica 24 novembre 2019, intorno alle 22.40. Il ragazzo si era recato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Cona per iperpiressia. I medici e gli infermieri si sono prendono cura di lui fin da subito. Alla fine degli accertamenti è stato dimesso e indirizzato alle cure del medico curante.
Dal giorno successivo la situazione è rapidamente peggiorata. Pier Paolo è stato ricoverato nuovamente in PS a Cona, condotto nella struttura dagli uomini del Servizio 118. Dopo qualche ora era in Rianimazione, dove è deceduto poco dopo le 20.00.
Subito è girata l’ipotesi della meningite. Ed è subito allarme nel Ferrarese. Tutti coloro che sono venuti a contatto con Padovani, circa un centinaio, sono stati messi in quarantena e sottoposti a profilassi obbligatoria. Per cui Medici, Infermieri, parenti e altri pazienti in attesa al PS sono ora sotto stretta osservazione.
Ora la Procura della Repubblica di Ferrara vuole capire cosa è accaduto e come mai i Medici non sono riusciti a diagnosticare la probabile meningite. Il pubblico ministero Fabrizio Valloni ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, disponendo l’autopsia sul corpo del ragazzo e il sequestro delle cartelle cliniche.
I familiari del ragazzo, assistiti dall’avvocato Monica Tartari, chiedono lumi sul caso. E non è tutto, nel corso degli accertamenti i Medici hanno scoperto che Pier Paolo soffriva di una rara patologia ematologica. Questo, però, non ha impedito al giudice di aprire il fascicolo di cui si è detto.
Ne sapremo di più nelle prossime ore.