histats.com
venerdì, Aprile 19, 2024
HomePrimo PianoCronacaManiaco delle Infermiere: è caccia all'uomo a La Spezia

Maniaco delle Infermiere: è caccia all’uomo a La Spezia

Pubblicità

Maniaco Infermiere: è caccia all'uomo a La Spezia

Caccia al maniaco delle infermiere. Due aggressioni negli ultimi tre giorni hanno scatenato in città la paura. Soprattutto tra le addette sanitarie: infermiere al primo posto. Ma non si sentono più sicure neppure le donne medico e le operatrici sociosanitarie.

Per questo alla Spezia le donne che lavorano nella sanità hanno paura a camminare da sole, soprattutto la mattina presto quando iniziano il turno di lavoro e la sera alle 20 quando smontano dal servizio. Una paura subdola che ha indotto alcune lavoratrici a chiedere di essere accompagnate.

Ad alto rischio sono i metri di strada percorsa a piedi che separano le abitazioni per chi vive in città, o il parcheggio dove è stata lasciata la macchina per le donne di fuori. I luoghi scelti dal maniaco per aggredire le sue vittime. Finora gli è andata male: entrambe le infermiere hanno reagito, mettendo in fuga l’aggressore. Ma tanto è bastato per seminare il panico tra le turniste.

La prima aggressione è avvenuta giovedì scorso alle 20 in via Capelletto, dietro l’ospedale Sant’Andrea. La seconda domenica mattina alle 6 vicino a piazza San Domenico di Guzman a Mazzetta. Tutte e due le infermiere sono state aggredite alle spalle, ma non si sono fatte vincere dalla paura e hanno reagito lottando per divincolarsi dalla presa. Hanno evitato l’aggressione probabilmente di natura sessuale, ma la paura è stata tanta.

Da giovedì l’infermiera aggredita in via Cappelletto sta male e ha paura ad uscire di casa. Nei giorni scorsi ha varcato la soglia dello studio di uno psicologo per cercare aiuto, per allontanare gli incubi notturni e poter tornare alla vita di sempre. Un percorso che si preannuncia lungo e in salita.

«Prima d’ora alla Spezia non era mai accaduta una cosa del genere: due aggressioni in una manciata di giorni ad altrettante infermiere che stavano uscendo oppure entrando all’ospedale cittadino» commenta Francesco Falli, decano degli infermieri spezzini e vicepresidente della sezione locale dell’Ordine degli infermieri. Proprio per proteggersi, qualche anno fa, alla Spezia gli infermieri organizzarono un corso di autodifesa. «Purtroppo subiamo aggressioni in pronto soccorso, nei reparti, ma per strada non era mai successo nulla, il corso era stato organizzato per i problemi che possono sorgere nelle degenze, non all’esterno dell’ospedale» spiega Falli.

In ospedale non si parla d’altro. Le infermiere più giovani fanno riferimento a fidanzati e parenti per farsi accompagnare al lavoro; quelle più in là con gli anni cercano di sdrammatizzare, ma si stanno organizzando. «Se mi aggrediscono denuncio la Fornero che mi ha costretta a restare al lavoro – racconta sorridendo un’infermiera di lungo corso – Scherzi a parte, in questa situazione non c’è da stare tranquille. Per questo cercheremo di non uscire da sole. Ma non è facile»

Fonte: Secolo XIX

RELATED ARTICLES

Novità

© 2023-2024 Tutti i diritti sono riservati ad AUSER APS - San Marco in Lamis - Tra sanità, servizi socio sanitari e recupero della memoria - D'intesa con AssoCareINFormazione.it.

© 2023-2024 ACN | Assocarenews.it

Quotidiano Sanitario Nazionale – In attesa di registrazione al Tribunale di Foggia.

Direttore: Angelo “Riky” Del Vecchio – Vice-Direttore: Marco Tapinassi

Incaricati di Redazione: Andrea Ruscitto, Lorisa Katra, Luigi Ciavarella, Antonio Del Vecchio, Francesca Ricci, Arturo AI.

Per contatti: WhatsApp > 3474376756Scrivici

Per contatti: Cell. > 3489869425PEC

Redazione Centrale: AUSER APS - Via Amendola n. 77 - San Marco in Lamis (FG) – Codice Fiscale: 91022150394