Oggi parliamo del cosiddetto fenomeno degli “Orfani Bianchi”. Dall’Est sconvolgenti storie di depressione, cresce il numero di suicidi tra i ragazzi.
La chiamano “Sindrome del mal d’Italia” ne abbiamo parlato nell’articolo precedente, ovvero forma depressiva che continua a colpire migliaia di donne dell’Est, le quali per anni hanno lavorato in Italia e che al ritorno nella loro patria nativa sono affranti dal ricordo e sensi di colpa con cui hanno vissuto, nell’aver prima abbandonato i propri figli e familiari.
Ma è l’altra faccia della medaglia che a maggior ragione merita una particolare attenzione, e che sta generando non poche problematiche a livello sociale, si parla oggi degli “ Orfani Bianchi”, figli lasciati da madri emigrate a genitori ormai anziani, zii o parenti, che per quanto attenti, non possono sostituire un abbraccio materno.
Ognuno di questi bambini ha un nome, ognuno di loro ha una storia, dei bisogni e delle richieste, ma soprattutto ognuno di loro rivendica a tutti i costi l’attenzione materna dove puntualmente al bisogno viene sempre a mancare.
Spesso ci sentiamo ripetere che nel momento in cui qualcuno che amiamo ci lascia, genera un vuoto incolmabile dentro di noi e veniamo sopraffatti dai sentimenti, come confusione ,dolore , rabbia etc. Negli “ Orfani Bianchi” questo abbandono , questo continuo ricercare il calore materno, sia pure in un semplice incrocio di sguardi, e mai trovarlo, si tramuta in depressione , tanto che negli ultimi anni sta portando (visto il considerevole numero di madri emigrate), ad un aumento di casi di suicidio tra adolescenti.
Eppure a sentire i loro coetanei più poveri, li considerano fortunati, perché hanno qualcuno da qualche parte del mondo che gli permette con il proprio sacrificio e lavoro, di vivere in modo più agiato, hanno la possibilità di comprarsi un cellulare, vestiti più belli e tanto altro ancora , ma tutto ciò ha solo il sapore materiale e vacuo delle cose, sono infelici, gli mancano le loro madri, il battito di cuore vitale per tutti i bambini del mondo.
E cosi molti di loro finiscono per togliersi la vita, diverse strazianti storie ci raccontano come i bambini si impiccano, le ragazzine si avvelenano, un agire materiale e morale che si reca a se stessi, tanto grave quanto significativo, poiché nella loro incoscienza si genera l’illusione che questo gesto possa far ritornare la loro madre.
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