Guerra a Gaza: gli attacchi militari continui stanno colpendo duramente la popolazione sia palestinese che israeliana. Ma nessuno ha intenzione di fermarsi.
Guerra a Gaza: come avevamo annunciato, le bellicosità hanno portato a uno scenario di guerra aperta.
Dall’inizio del conflitto, in pochi giorni sono stati lanciati 1.200 razzi da Hamas, mentre Israele ha risposto colpendo oltre 500 “obiettivi militari” di cui un palazzo di 10 piani giudicato sede dell’intelligence palestinese.
I bombardamenti proseguono mentre le forze israeliane si stanno preparando a manovre via terra con la rottura dei confini. Una possibilità sempre più concreta, che vorrebbe dire distruzione della rete urbana e dei già precari elementi basilari del sistema sociale, come la salute, l’istruzione e la sicurezza.
Secondo i primi report, i morti per questi attacchi sono sopratutto civili. Oltre 60, di cui almeno 15 bambini o minore e alcune donne. Ma il bilancio si aggrava ogni ora e nei prossimi giorni le già precarie condizioni igieniche e abitative a cui sono sottoposti i cittadini palestinesi potrebbero precipitare.
Nonostante gli appelli di pace, sia l’esercito Israeliano che Hamas hanno dichiarato che il conflitto procederà, ognuno credendo di avere motivazioni che superano la necessità di un clima di dialogo e pace.
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AssoCareNews.it ha scelto di raccontare gli orrori di questa e di altre guerre per non lasciare che le bombe abbiano la ragione del silenzio assenso.
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