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Coronavirus. Ormai il contagio è planetario. Casi di infezioni in tutti i continenti. La paura cresce.

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Il Coronavirus spaventa le genti di tutto il mondo. In tutti i continenti ci sono infetti da COVID-19, anche tra persone che non si sono mai spostate da dove abitano e non hanno incontrato anima viva. Ecco cosa succede a livello planetario.

Cresce la paura nel mondo. Proseguono i contagi da coronavirus e si susseguono gli annullamenti di manifestazioni pubbliche. Intanto la minaccia per l’epidemia al livello mondiale è stata elevata a livello “molto alto”, ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing a Ginevra sull’epidemia. Ecco la sintesi realizzata dall’agenzia di stampa Ansa.it.

Altri 47 decessi per il nuovo coronavirus sono stati registrati in Cina, che portano il bilancio delle vittime nel Paese a 2.835. Sono 427 i nuovi casi, in aumento rispetto ai 327 di ieri, portando il numero totale di contagi a 79.251. Una persona è morta a Pechino e un’altra nella provincia di Henan, mentre 45 sono i decessi nella provincia dello Hubei. Tutti i casi, tranne quattro, erano nello Hubei e 420 erano nella capitale, Wuhan.

La Corea del Sud ha annunciato di aver registrato altri 219 nuovi casi di coronavirus: secondo i dati del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), i contagi totali sono saliti a 3.150, di cui 17 morti. Degli 813 casi complessivi di oggi, un nuovo record su base quotidiana, 657 sono stati accertati a Daegu, il focolaio legato alla setta della Chiesa di Gesù Shincheonji, mentre altri 79 sono relativi alla vicina provincia di North Gyeongsang.

La psicosi per il Coronavirus cresce in Iran. Un gruppo di persone ha dato alle fiamme una clinica nella cittadina di Bandar Abbas perché credeva che i pazienti affetti da Covid-19 provenienti da Qom, l’epicentro del virus in Iran, fossero stati messi in quarantena in quella struttura. Lo riferisce FarsNews spiegando che le fiamme sono state subito domate e che non ci sono vittime.

Terzo caso di coronavirus di origine sconosciuta in Usa, questa volta nello stato dell’Oregon, sullo costa del Pacifico. Lo hanno reso noto le autorità in una conferenza stampa a Portland. Si tratta di una persona residente nella contea di Washington che non risulta aver viaggiato in Paesi colpiti dall’epidemia né aver avuto contatti con persone contagiate. Altri due casi analoghi sono stati registrati in California.

In Germania i casi sono saliti a 60, ha detto una portavoce del ministero della Salute tedesco secondo quanto riportato da Skynews. L’ultimo bilancio, nella tarda serata di ieri parlava di 30 persone infette. Per il diffondersi del coronavirus in Italia sono stati momentaneamente sospesi i trasferimenti dalla Germania dei “dublinanti”, i migranti che rientrano nella categorie definite dal regolamento di Dublino. Lo ha confermato un portavoce del Ministero degli Interni tedesco all’ANSA.

In Spagna salgono invece a 32 i casi, secondo quanto riporta El Mundo precisando che la zona più colpita è quella di Valencia dove ci sono otto infetti. A Madrid cinque, sei alle Canarie, uno alle Baleari, sei in Andalusia, uno in Aragona, due in Castilla y Leon.

C’è inoltre un primo caso in Nigeria: si tratta di un italiano che lavora nel Paese ed era rientrato da Milano nei giorni scorsi. Erano da poco rientrate dall’Italia anche altre persone
risultate positive in Olanda, Lituania, Galles e Nord Irlanda. In Messico, il ministero della Sanità ha confermato il primo caso di coronavirus nel Paese: un uomo di 34 anni rientrato dal nord Italia qualche giorno fa e che è ricoverato nell’Istituto nazionale delle malattie respiratorie di Città del Messico.

A Nizza è risultata positiva una studentessa di 23 anni di Cannes, è il primo caso nelle Alpi marittime. Secondo quanto anticipato dal Nice Matin, la giovane che studia in una scuola di moda era tornata a Cannes dopo un soggiorno nell’hinterland milanese. E’ stata ricoverata all’ospedale L’Archet di Nizza, dove i medici stanno valutando le sue condizioni.

Sale a 57 il numero di contagi da coronavirus confermati nel territorio nazionale della Francia: è quanto affermato dal ministro della Salute, Olivier Véran, presentando il bollettino quotidiano a Parigi.

Salgono a tre i casi di coronavirus in Romania. Gli ultimi due sono di oggi e, secondo quanto dichiarato dal segretario di Stato romeno, Nelu Tataru, entrambi hanno contratto il virus in Italia.  Si tratta di un 45enne della provincia di Maramures, rientrato il 25 febbraio da una zona dell’Italia non specificata e una donna di 38 anni della provincia di Timis recatasi per un giorno a Bergamo e rientrata sempre il 25 febbraio.

Anche le autorità islandesi hanno riferito di un primo caso di infezione nel Paese. E’ un uomo di 80 anni rientrato dall’Italia e che ha soggiornato “fuori da una delle zone a rischio”.

Intanto le compagnie British Airways, Easy Jet e Brussels Airlines cancellano altri voli da e per l’Italia. Il Libano vieta l’ingresso nel Paese a tutti i passeggeri di voli provenienti dall’Italia a meno che non siano cittadini libanesi o stranieri che abbiano un permesso di residenza nel paese. L’ordinanza emessa oggi dal ministero dei Lavori pubblici libanese per l’emergenza coronavirus riguarda anche altri tre paesi – Cina, Corea del Sud e Iran – dove si sono finora registrati più casi confermati di Covid-19.

Si aggrava ancora il bilancio dell’epidemia in Iran. Altre 8 persone sono morte nelle ultime 24 ore, portando il totale delle vittime a 34. Il numero dei contagiati è salito inoltre a 388.Il Parlamento iraniano resterà chiuso fino a data da destinarsi come misura di prevenzione per l’epidemia, che ha già colpito diversi deputati e alti funzionari di Teheran. Lo riferiscono media locali.

Gli Emirati arabi Uniti hanno deciso di cancellare le ultime due tappe dell’UAE Tour dopo che “membri dello staff”, italiani, sono stati trovati positivi al coronavirus.

E’ stata cancellata la Fiera internazionale del turismo di Berlino (Itb) per la minaccia di un’ulteriore diffusione del coronavirus, ha reso noto un portavoce della Fiera alla Dpa. Si attendevano 160.000 visitatori tra il 4 e l’8 marzo.

Un caso di contagio da coronavirus registrato direttamente sul territorio del Regno Unito è stato segnalato stasera dall’ultimo aggiornamento del ministero della Sanità, che porta il numero totale accertato a 20. A differenza dei 19 precedenti, in cui l’infezione era stata presa all’estero (talora in Italia), questa volta il virus risulta essere stato contratto sull’isola: non è ancora chiaro se da un ceppo interno o da una persona proveniente da oltre confine. Intanto la cifra dei test eseguiti s’è impennata a 8966.

 

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