Oggi parliamo di un volume di Teresa De Sio ambientato nel sud della Taranta. Si tratta di “Metti il diavolo a ballare” (Einaudi, 2009). Continua l’appuntamento con la rubrica “Book: libri & letture” diretto dall’infermiere Giovanni Maria Scuola.
“La taranta è un pensiero violento che si balla”.
Ambientata tra il Salento e Procida negli anni immediatamente dopo la Seconda Guerra, la storia di Archina e dei numerosi personaggi che la popolano potrebbe essere collocata nel Medioevo.
Tra rituali magici, credenze popolari che si tramandano di generazione in generazione, i personaggi sono ben delineati a tutto tondo.
Il destino delle donne è stabilito dai personaggi maschili. Remissive, non possono sottrarsi alle decisioni dei padri, dei fratelli, dei mariti, degli amanti, a parte rarissimi casi.
Alla maggior parte di esse “non passa neanche per l’anticamera del cervello di non volere stare al loro posto”. Se lo fanno, sono punite con una vita ancor più misera di abbandono e di degrado.
La società che emerge dal romanzo è quella di una comunità in cui apparentemente tutto è alla mercé di tutti, in cui i momenti più importanti della vita vengono spettacolarizzati, ma in fondo le vergogne restano celate, nessuno deve conoscerle se il perpetratore è uomo.
Una storia dura, raccontata in modo sapiente, che fa battere il cuore di rabbia e di dolore; un puzzle che dopo il primo capitolo, in cui Filomena racconta, dal suo punto di vista e per quello che ne sa, i fatti salienti con il suo linguaggio illetterato misto a dialetto, si ricompone e rivela una realtà fatta di violenza e di soprusi perpetrati dal maschio padrone.
“Metti il diavolo a ballare” di Teresa De Sio edito da Einaudi.
Sabrina Pallara, LaAV – Lecce
[…] Metti il diavolo a ballare. Il capolavoro di Teresa De Sio che parla del sud della taranta. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]
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