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Coronavirus. Precauzioni e gestione dei contagi in Emilia Romagna

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Coronavirus. Indicazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia Romagna rispetto a ricoveri ordinari programmati.

Il Servizio Assistenza Ospedaliera della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia Romagna ha dato indicazione, in data 28 febbraio 2020, a tutte le strutture ospedaliere della regione che, a scopo precauzionale per tutti i pazienti in lista di attesa per un ricovero programmato, raccomandando di procedere nel seguente modo:

  • effettuare una valutazione epidemiologica in relazione al luogo di residenza,
  • valutare se si tratta di un ricovero rinviabile senza pregiudizio per la salute del paziente, in caso positivo, rinviare il ricovero, sospendendo il paziente dal lista, previa comunicazione al paziente stesso, ogni contatto con il paziente deve essere registrato e tracciato.
  • qualora il ricovero non fosse rinviabile, indicativamente due giorni prima dell’accesso effettuare una valutazione telefonica epidemiologica e clinica.
  • se si tratta di caso sospetto informare il paziente di far riferimento alla propria azienda sanitaria per effettuare il test ed attendere gli esiti prima di procedere al ricovero.

Nel caso sia presente il sospetto epidemiologico ma è assente la sintomatologia, procedere con la programmazione del ricovero, chiedendo al paziente di segnalare telefonicamente alla struttura l’insorgenza di sintomi.

Nella circolare e del ministero del 22/02/2020 n. 5443 si afferma che l’epidemia di COVID-19 (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica  l’anno in cui si è manifestata), dichiarata dal Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della  Sanità (OMS) è un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.

Secondo uno degli scenari possibili delineati dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie  (ECDC), non è escluso che il numero dei casi individuati in Europa possa aumentare rapidamente nei prossimi giorni e settimane, inizialmente con trasmissione locale sostenuta localizzata, e, qualora le misure di contenimento non risultassero sufficienti, poi diffusa con una crescente pressione sul sistema sanitario.

Nell’allegato 1 alla suddetta circolare si delinea l’esatta Definizione di caso di COVID-19 per la segnalazione.

La definizione di caso si basa sulle informazioni attualmente disponibili e può essere rivista in base

all’evoluzione della situazione epidemiologica e delle conoscenze scientifiche disponibili.

Caso sospetto

Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:

  • storia di viaggi o residenza in Cina;

oppure

  • contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da SARS-CoV-2;

oppure

  • ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione da SARS-CoV-2.

Si sottolinea che la positività riscontrata per i comuni patogeni respiratori potrebbe non escludere la coinfezione da SARS-CoV-2 e pertanto i campioni vanno comunque testati per questo virus.

Caso probabile

Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocolli specifici di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i Laboratori di Riferimento Regionali individuati o è positivo utilizzando un test pan-coronavirus.

Caso confermato

Un caso con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da SARS-CoV-2, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.

Nell’allegato 2 della circolare si definisce invece il “Contatto stretto”:

  • Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di

COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2.

  • Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19.
  • Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19.
  • Aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo indicando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

Dott.ssa Barbara Leccisi
Dott.ssa Barbara Leccisi
Infermiera, ama la scrittura e la lettura, come pure la ricerca scientifica e l'arte.
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