Emergenza Coronavirus. Denunciato direttore di una nota RSA in Emilia Romagna per aver pubblicato video con anziani e operatori senza distanziamento sociale. Rischia ora condanna per epidemia colposa.
L’intento era nobile, ovvero dimostrare ai Parenti dei circa 100 ospiti ricoverati nella Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) di cui è Direttore che stavano tutti bene. Poi però si è trasformato tutto in un boomerang con proteste e polemiche da parte delle famiglie che hanno attirato anche l’attenzione della stampa locale.
Il Direttore, che non è un sanitario, ma è un ex-OSS diventato Coordinatore di Struttura dopo aver conseguito un apposito diploma (non è laureato e non ha seguito una formazione di tipo manageriale), con un passato di dirigente sindacale, ha deciso durante le festività pasquali di pubblicare sui social (Facebook, LinkedIn e Twitter) foto e video di Pazienti, Infermieri, Operatori Socio Sanitari, Fisioterapisti, Assistenti di base, Cuochi e Coordinatore Infermieristico. Erano tutti intenti nel fare festa, ma non rispettavano le disposizioni delle norme anti-Coronavirus: non indossavano guanti, pochi li loro avevano le mascherine, ospiti e operatori erano a stretto contatto. In più brindavano con alcool durante l’attività lavorativa.
Foto e video sono state subito oscurati dopo il “casino”, ma stanno girando con prepotenza nelle chat di familiari e della stampa.
Video e foto sono giunti all’attenzione di alcuni Parenti che hanno eseguito screenshot e li hanno scaricati dalle piattaforme social. A quanto pare qualcuno di loro avrebbe presentato anche una apposita denuncia agli organi preposti.
Il Direttore è stato al momento invitato a restare a casa, non è stato ancora sospeso, ma sarà certamente sottoposto a ravvedimento disciplinare da parte della sua azienda, che è pubblica.
Sospeso invece il Coordinatore Infermieristico, perché da sanitario doveva impedire l’assembramento e garantire l’applicazione delle norme igienico-sanitarie minimali.
Tutto il personale sarà sottoposto a ravvedimento disciplinare per i motivi sopra elencati, mentre nella struttura si sono registrate decine di infezioni da Covid-19, tra cui Infermieri, OSS e Pazienti. Tutti sono in quarantena domiciliale, mentre i Pazienti colpiti dal Coronavirus sono stati trasferiti in ambiente ospedaliero.
Sulla questione ci sono in piedi grandi polemiche politiche, con i sindaci competenti sulla RSA che continuano a minimizzare l’accaduto e le opposizioni che chiedono l’intervento degli organi inquirenti.
Per finire, la RSA è stata ovviamente commissariata dall’ASL, che ora ne gestisce tutti gli aspetti sanitari e socio-sanitari.
In struttura, che non nominiamo solo per non ledere la privacy e l’immagine degli ospiti e delle loro famiglie, sono state trovate numerose anomalie dal punto di vista sanitario e igienico. Appositi dirigenti e inviati dell’ASL stanno cercando di rimettere tutto a posto, ma sarà lunga ricostruire anni di vera e propria “inassistenza”.
Leggi lo “Speciale Covid in RSA”: LINK.
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