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Coronavirus. Borrelli (Protezione Civile): “si resterà a casa almeno fino al primo maggio, misure prorogate”.

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Emergenza Coronavirus. Angelo Borrelli (responsabile nazionale della Protezione Civile) è stato chiaro: “siamo in piena emergenza, si resterà a casa almeno fino al primo maggio, misure prorogabili fino al 16 maggio”.

E’ stato molto chiaro stamani Angelo Borrelli in una intervista radiofonica. Dobbiamo rispettare le regole e dovremo restare a casa almeno fino al primo maggio 2020, dopo si potrà uscire, sempre che i dati lo permetteranno, in maniera graduale. Sarà dunque lento il ritorno alla vita normale e sperare di andare liberamente al mare o in ferie questa estate sarà assai difficile.

I risultati delle misure restrittive si fanno vedere, ma sono ancora flebili ed è impossibile stabilire oggi quando torneremo a fare la vita di prima e quando sarà il giorno/anno “zero” del Dopo Coronavirus.

Borrelli non ha usato mezzi termini, non ci si può permettere di abbassare oggi la guardia e chi si permette di uscire sarà punito e sottoposto alle multe e ai processi penali che merita.

Non si può continuare ad uscire in barba alle regole, questo sia al Nord sia al Sud, non dimenticando ciò che accade al Centro e nelle isole italiane.

Si torna fuori lentamente dal 16 maggio in poi?

“Siccome c’e’ questa possibilita’ di ritorno, soprattutto per quelli che non sono stati colpiti, bisogna usare misure precauzionali forti. Per questo non voglio sbilanciarmi su aperture e modalita’”. Lo dice il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a Circo massimo su Radio Capital. E’ quanto riferisce l’Agenzia DIRE.

La situazione, spiega Borrelli, “ci permette di respirare, soprattutto per quanto riguarda le strutture sanitarie e in particolare le terapie intensive, che si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che era molto piu’ forte”.

Poi “gli esperti ci diranno quali saranno le modalita’ della ripresa. Sicuramente le mascherine servono, ma servono soprattutto i comportamenti responsabili. Le mascherine sono ancora un problema, non per i sanitari perche’ stanno arrivando carichi importanti”. In ogni caso, sottolinea, “bisogna andare avanti con il massimo rigore. Anche la circolare non sposta i termini dei comportamenti. Dobbiamo fare attenzione per evitare che la catena dei contagi ci sfugga di mano”, Insomma, dice ancora Borrelli, “l’ora d’aria per i bambini non e’ consentita”.

Quanto alla possibilita’ che la data del 16 maggio puo’ essere quella giusta per iniziare la fase 2, Borrelli non si sbilancia: “Potrebbe essere prima, potrebbe essere dopo. Dipende dai dati. Non voglio dare delle date. Dobbiamo vedere quando la situazione, attualmente stazionaria, comincera’ a descrescere”, ma, “la decisione va presa dagli esperti che stanno coordinando dall’inizio dell’emergenza la parte tecnico-scientifica”.

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