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venerdì, Marzo 29, 2024
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Carabinieri ispezionano Pronto Soccorso del San Camillo di Roma.

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Carabinieri ispezionano Pronto Soccorso del San Camillo di Roma.

Su richiesta del Ministro Giulia Grillo

Continuano i controlli a tappeto dei luoghi di cura da parte delle forze dell’ordine per verificare la presenza di anomalie assistenziali. Ieri mattina, il ministro della Salute, Giulia Grillo ha inviato i carabinieri del Nas al Pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo di Roma per verificare la situazione di sovraffollamento segnalata da diversi cittadini e anche da un servizio giornalistico andato in onda ieri al Tg2. A riferirlo una nota dello stesso ministero.

”Dai primi accertamenti – si legge in una nota del Ministero della Salute – sembra esistere una percentuale di ricoveri da pronto soccorso molto elevata, che potrebbe essere spia di inappropriatezza e su cui si concentreranno le analisi dei tecnici del ministero”.

“Non è accettabile – spiega il ministro Grillo – che i pronto soccorso dei nostri ospedali siano trasformati in bivacchi e che operatori sanitari e pazienti si ritrovino a lavorare e a essere curati in condizioni indegne di un Paese civile”. Quindi, rivolgendosi al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, afferma: ”Questi spettacoli indecenti vengono da lontano, non nascono certo oggi, il presidente e commissario Zingaretti vada a fare un giro negli ospedali della sua città prima di chiedere l’uscita dal commissariamento per la sanità del Lazio”.

”Le segnalazioni dei cittadini sono per noi fondamentali – continua Grillo – Dopo aver visto ieri sera il servizio del Tg2 mi sono immediatamente attivata inviando i carabinieri del Nas. Ora attendiamo i dati per decidere quali provvedimenti adottare per poi lavorare insieme alla Regione Lazio per mettere fine ai disservizi che danneggiano i cittadini e quindi tutti noi”.

In merito all’invio dei Nas nella struttura, arriva la replica del direttore generale dell’ospedale, Fabrizio d’Alba: ”La visita dei Nas nel Pronto Soccorso della nostra azienda non ha rilevato nulla in merito all’organizzazione e alla qualità dell’assistenza”.

”I Nas hanno evidenziato problemi connessi alla privacy, problematica questa dovuta ad una straordinaria affluenza dei cittadini a causa del picco influenzale. Nel Pronto soccorso questa mattina vi erano 82 persone in attesa di cui 27 pazienti dell’area critica. Per quanto attiene la tutela della privacy – conclude il dg – l’azienda ha già predisposto l’ampliamento delle aree del pronto soccorso”.

Ascoltati Medici, Infermieri, OSS e personale sanitario e tecnica con varie competenze e ruoli.

Fonte: AdnkronosAssoCareNews.it

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