A Bologna protesta la FIALS
La FIALS è impegnata a fare chiarezza sulle modalità di distribuzione degli incentivi economici provenienti dall’attività trapiantologica nel Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Lo riferisce Alfredo Sepe, segretario provinciale della FIALS di Bologna.
Le normative Nazionali e Regionali prevedono che una percentuale delle risorse economiche derivanti dal trapianto di organi e tessuti possano essere utilizzate per la volarizzazione del personale operante nelle sale operatorie, nelle aree ad alta , media e bassa intensità, dove si concorre direttamente ed indirettamente alla buona riuscita di tutto il percorso del paziente sottoposto al trapianto, dal ricovero alla dimissione, dall’assistenza diretta fino al percorso clinico/riabilitativo.
In passato gli incentivi sono stati distribuiti in maniera alquanto discutibile, senza valorizzare tutti i professionisti coinvolti nel percorso trapianti, ed assegnando le risorse del fondo Trapianti e del fondo Procurement ad una cerchia ristretta di operatori, con evidenti ricadute su morale e clima organizzativo delle unità operative/reparti/servizi coinvolti.
Se quest’anno non ci saranno risposte chiare siamo pronti a segnalare la questione al ministro Giulia Grillo, visto che parliamo di risorse complessive che superano i 5 milioni di euro annui.
Il problema non esiste solo in Emilia Romagna, ma anche nel resto d’Italia.