Primo vaccino contro la poliomelite scoperto nel 1955 da Jonas Salk, implementato dal virologo Sabin.
Era il 1955 quando Jonas Salk, medico americano di origine russa, annunciò di aver scoperto un vaccino in grado di prevenire la poliomelite. All’epoca questa malattia era una vera e propria “spada di Damocle” che rendeva inabili o uccideva ogni anno migliaia di bambini.
La poliomelite è una malattia infettiva causata dal polio-virus che colpisce il sistema nervoso centrale compromettendo le capacità dei motoneuroni. I sintomi aspecifici sono quelli comuni alle malattie infettive come febbre, leucopenia, stanchezza e dolori articolari; a rendere grave tale malattia sono i sintomi specifici delle malattie che colpiscono l’apparato nervoso come ad esempio la paralisi flaccida, che nel caso il virus arrivi a livello bulbare può portare allo sviluppo della tetraplegia. Le tipologie di vaccino sono due: uno inattivo, somministrato per via intramuscolo, un altro vivo attenuato, somministrato per via orale.
La trasmissione per via oro-fecale rendeva particolarmente diffusa tale malattia tanto da essere un problema sanitario veramente importante. Non vi era infatti alcuna cura, ma la ricerca era davvero attiva. Salk riuscì a scoprire la vaccinazione in grado di prevenire il contagio, il primo vaccino scoperto era una dose di virus inattivi somministrata per via intramuscolare. Il vaccino sviluppato da Salk era sicuro ed efficace contro la poliomelite e permise negli anni di ridurne drasticamente i casi. Salk era tanto sicuro dell’efficacia di tale vaccino che non esitò a somministrarlo a se stesso nonché alla sua famiglia, figli compresi. Grazie all’impegno del virologo Albert Sabin oggi disponiamo di un vaccino somministrabile per via orale. Infatti nel 1957 iniziò la sperimentazione umana del vaccino attivo fino al 1962 quando venne approvato.
Oggi si può parlare di eradicazione della poliomelite per quanto riguarda il polio-virus di tipo 3. Tale scoperta è stata certificata dall’OMS. Oggi la poliomelite è stata eliminata nella maggior parte dei paesi. L’incidenza è stata ridotta radicalmente, si pensi che nel 1988 vi erano 350.000 casi, mentre nel 2012 ne sono stati registrati 223 (ndr. minimo storico).
In Italia la vaccinazione per la poliomelite è divenuta obbligatoria solo dal 2001. La vaccinazione si compone di un ciclo di tre dosi durante il primo anno di vita con un richiamo al VI anno di vita.