La scienza medica di oggi nasce anche grazie allo studio dei defunti!
Eròfilo fu un medico greco, originario della città Calcedone in Bitinia. Visse però ad Alessandria e con Erasistrato può essere considerato il fondatore e maggiore rappresentante della scuola alessandrina.
Durante il suo periodo formativo fu allievo di Prassagora di Cos.
Purtroppo, come per Erasistrato, le sue opere sono andate perdute. Fortunatamente furono spesso citate da altri autori, in particolare i suoi scritti di anatomia. Il medico ellenistico si concentrò infatti sullo studio dell’anatomia umana, osservando da vicino il corpo umano tramite la dissezione dei cadaveri.
Alcune fonti (Celso e Tertulliano) testimoniano inoltre che Erofilo praticasse anche la vivisezione dei condannati, utile per il perfezionamento dei medicamenti.
- il quarto ventricolo, il calamus scriptorius;
- i plessi corioidei;
- l’osso ioide;
- l’occhio;
- l’apparato digerente, in particolare: gli organi salivari, il duodeno, il fegato, il pancreas.
- l’apparato respiratorio, in particolare: l’arteria polmonare, il polmone stesso.
- gli organi genitali, in particolare: la prostata; le vescichette seminali.
Inoltre, fu il primo a distinguere i nervi dai tendini, dividendoli fra sensitivi e motori, e individuò nel cervello il centro del sistema nervoso e la sede dell’intelligenza.
Medico visionario, attribuì un’importanza cruciale alla dietetica e alla ginnastica.
Alle strutture anatomiche di nuova scoperta, Erofilo assegnò una denominazione introducendo nella terminologia convenzionale una vera e propria evoluzione linguistica, tant’è che alcuni termini introdotti dal medico greco vengono ancora usati.