Continuano le aggressioni ai danni di Infermieri, Medici e Professionisti Sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Luca di Lucca. E’ ormai Far West, così il consigliere regionale e capo-gruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti presenta una specifica mozione chiedendo nei fatti più sicurezza per chi tutti i giorni deve rischiare l’incolumità per garantire le cure in emergenza/urgenza.
“Sulla sicurezza nei pronto soccorso l’intervento regionale che abbiamo già più volte invocato non è più differibile. Gli operatori sono troppo esposti a rischio, e questo non è accettabile. Il caso dell’infermiera dell’ospedale San Luca di Lucca vittima di aggressione sul suo posto di lavoro poco più di dieci giorni fa e mentre è in corso il procedimento giudiziario per un altro episodio affine accadutole due anni fa è la dimostrazione che il sistema di protezione ha fatto tilt” – ad affermarlo lo stesso Marchetti che da tempo ha depositato una mozione in cui alla giunta regionale chiede un piano strategico da elaborare di concerto con le prefetture per riportare negli ospedali toscani la dovuta serenità.
Di seguito il testo intero della mozione.
Pronto soccorso toscani, iniziative a favore della sicurezza di operatori e pazienti
Il Consiglio regionale
Premesso che
– si susseguono nei pronto soccorso della Toscana, soprattutto durante le ore notturne, episodi di aggressioni sia verbali che fisiche ai danni di operatori sanitari e utenti;
– il problema della sicurezza nei pronto soccorso sta assumendo rilievo nazionale, tanto che il 13 marzo scorso è stato attivato presso il Ministero per la Salute, su richiesta degli Ordini dei Medici, l’Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari;
– in Versilia – dove secondo fonti di stampa la sicurezza sarebbe affidata a un solo poliziotto che, nel suo turno, deve proteggere circa 1.500 persone tra personale e utenza – l’ospedale ha attivato un registro in cui annotare episodi di violenza e/o degrado sociale che compromettono il sereno svolgersi delle attività del personale sanitario, già operante in situazione di stress estremo a causa delle carenze di organico;
– anche Firenze, con particolare esposizione del pronto soccorso del centralissimo ospedale di Santa Maria Nuova, e Prato chiedono l’attivazione di presidi fissi di polizia o comunque un’implementazione degli strumenti di tutela e protezione, tanto che il 2 marzo u.s. l’Azienda Usl Toscana Centro ha siglato con un’intesa con le OO.SS. proprio su questa materia;
Rilevato che
– complessivamente si assiste a una progressione di violenze difficilmente arrestabile in forma autonoma
Ritenuto chenon sia rinviabile l’adozione di valide soluzioni volte a garantire la sicurezza del personale operante negli ospedali, in particolare nei pronto soccorso, e dei cittadini che vi afferiscono per bisogni di assistenza e cura;
Impegna la Giunta regionale
– a mettere in campo un Piano straordinario per la sicurezza negli ospedali toscani, in particolare nei pronto soccorso, così da attivare strategie univoche sul territorio regionale;
– ad adoperarsi presso le prefetture del territorio al fine di ottenere un’estensione del presidio da parte delle forze dell’ordine negli ospedali;
– vista l’esigenza ormai sovraregionale, attestata dall’attivazione dell’Osservatorio richiamato in narrativa presso il Ministero, a promuovere presso la Conferenza Stato-Regioni l’avvio di un percorso che addivenga a una definizione generale sugli standard minimi di sicurezza presso gli ospedali.
Maurizio Marchetti, Consigliere Regionale e Capogruppo FI