E’ bionda e alta. Ha successo in ciò che fa ed è icona di femminilità. Da oggi gira anche su una carrozzina e si muove con un protesi artificiale al posto dell’avambraccio.
Dalla prima icona di Barbie sono cambiati i connotati e di anno in anno vediamo che il marchio si apre sempre di più a idee nuove di immagine femminile. Da giugno ci saranno due nuove bambole bionde che faranno riflettere bambini e adulti sulla nostra immagine.
Dal mese di giungo la nota marca america che produce bambole in tutto il mondo ha deciso di ampliare il mercato e rinnovare l’idea di Barbie rendendola ancora più “politically correct”.
Ovviamente la commercializzazione è già avvenuta negli stati uniti. Nell’ospedale americano UCLA Mattel Children’s Hospital situato a Los Angeles è nata una Barbie dall’idea di Jordan Reeves (13 anni), al posto dell’avambraccio monco una protesi artificiale. Barbie icona senza troppa morale è divenuta un oggetto in grado si suscitare curiosità e domande, non solo nei piccoli bambini ma anche negli adulti.
I bambini hanno pochi pregiudizi, se non nulli, per loro infatti giocare con una Barbie in carrozzina oppure deambulante è indifferente.
Poi la seconda idea che suscita la visione di una Barbie in carrozzina in mezzo a tante altre diverse dalla classica icona, magari troppo alte, troppo basse o troppo “in carne” fa capire che la dimensione umana è allo stesso tempo diversa e uguale. La Barbie è un oggetto propriamente kitsh, ma da oggi può diventare “promoter” di nuove idee.