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Lato B: rischio lesioni e patologie anche gravi legato ai rapporti sessuali.

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Oggi parliamo di una pratica sessuale che porta spesso chi la pratica a rivolgersi a Medici e Infermieri per gestire lesioni cutanee e gravi patologie trasmissibili con rapporti non protetti.

Da recenti studi internazionali è emerso che il sesso anale è praticato dal 90% degli uomini che prediligono rapporti omosessuali e fino al 10% delle donne sessualmente attive.

E’ quanto ci spiega il dott. Alessandro Rizzo, Medico Andrologo e Sessuologo, attraverso il suo blog.

Spesso indicato semplicemente come sesso anale, il rapporto anale è l’attività sessuale che comporta l’inserimento del pene nell’ano. Il piacere conferito dal rapporto anale, che ha comunque dei rischi per la salute, è motivato dal fatto che l’ano è pieno di terminazioni nervose, il che lo rende molto sensibile. Per alcuni l’ano può essere una zona erogena che risponde alla stimolazione sessuale. Per chi partecipa attivamente al rapporto invece, l’ano può fornire una tenuta piacevole attorno al pene.

Dal momento che molte persone trovano il sesso anale piacevole, va ricordato che la pratica ha dei rischi e richiede particolari precauzioni per la salute.

Sesso anale e rischi.

Ci sono un certo numero di rischi per la salute se si pratica del sesso anale, conferma il Dott. Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli; anzi il rapporto anale è la forma più rischiosa di attività sessuale per diversi motivi, tra cui i seguenti:

1 – L’ano manca di lubrificazione naturale, che invece il tessuto vaginale possiede. La penetrazione infatti può lacerare il tessuto all’interno dell’ano, permettendo a batteri e virus di entrare nel flusso sanguigno. Ciò può comportare la diffusione di infezioni sessualmente trasmissibili, tra cui l’HIV. Degli studi hanno suggerito che l’esposizione anale all’HIV pone 30 volte più a rischio rispetto all’esposizione vaginale. L’esposizione ai papillomavirus umano (HPV) può portare allo sviluppo di verruche e cancro anale. L’utilizzo di lubrificanti sessuali può aiutare, ma non impedisce del tutto le lacerazioni della mucosa.

2 – Il tessuto interno dell’ano è più vulnerabile di quello esterno. Mentre quello esterno ha strati di cellule morte che fungono da barriera protettiva contro le infezioni, Il tessuto all’interno dell’ano non ha questa protezione naturale, per questo è vulnerabile e più facilmente soggetto alla lacerazione e quindi alla diffusione di infezioni.

3 – La funzione naturale dell’ano è quella di trasportare all’esterno le feci. Esso è infatti circondato da un muscolo a forma di anello, chiamato sfintere anale, che si costringe dopo la defecazione. Quando il muscolo è costretto, la penetrazione anale può essere difficile e dolorosa. Rapporti anali ripetuti possono portare ad un indebolimento dello sfintere anale, rendendo difficile il trattenimento delle feci (incontinenza). Tuttavia, gli esercizi di Kegel per rafforzare lo sfintere possono aiutare a prevenire questo problema o correggerlo.

4 – L’ano è pieno di batteri. Anche se entrambi i partner non hanno nessuna infezione sessualmente trasmissibile, i batteri normalmente presenti nell’ano possono potenzialmente infettare il partner.

Rischio patologie, sanguinamento e lesioni cutanee.

l sesso anale può comportare altri rischi. Il contatto orale con l’ano può mettere entrambi i partner a rischio di patologie come epatite, herpes , HPV, e altre infezioni.

Per le coppie eterosessuali, può verificarsi una gravidanza se lo sperma è depositato in zona perianale vicino all’apertura della vagina.

Anche se gravi lesioni da sesso anale non sono comuni, può verificarsi del sanguinamento dopo il sesso anale, dovuto a lacerazioni o a emorroidi, o a qualcosa di più grave come una perforazione del colon.

Rizzo dispensa anche i suoi consigli per non trovarsi di fronte a dei guai di salute spesso seri:

  • Utilizzare sempre il profilattico;
  • Non praticare sesso orale al pene dopo il sesso anale;
  • Utilizzare dei lubrificanti (a base d’acqua se il preservativo è in lattice);
  • Fermare il rapporto se risulta doloroso;
  • Se si verifica sanguinamento anale consultare il medico.

Leggi anche:

Sesso orale non protetto: rischio HIV e altre patologie veneree.

E possibile fare sesso in gravidanza?

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