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Pressione arteriosa: valore normale, minima e massima, come si misura?

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Pressione arteriosa: cos’è? Come si misura? Quali sono i valori giusto per la minima e la massima? Tutto su questo parametro vitale.

La pressione arteriosa è il parametro vitale che deriva dalla forza con cui il sangue viene spinto attraverso i vasi.

Essa dipende da alcuni fattori come la quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa oppure dalle resistenze che si oppongono al suo libero.

Pressione arteriosa = 

portata cardiaca x resistenze periferiche.

La portata cardiaca è la quantità di sangue espulsa ad ogni sistole dal ventricolo sinistro moltiplicata per il numero di battiti al minuto.

La pressione arteriosa è quindi determinata da tre fattori principali:

  • la quantità di sangue che viene immessa in circolo durante la sistole e sua viscosità.
  • la forza di contrazione del cuore
  • le resistenze offerte dai vasi al passaggio del flusso sanguigno;

Questi tre elementi subiscono un controllo esterno mediato soprattutto da stimoli ormonali e nervosi.

A causa dei ritmi circadiani la PA varia durante la giornata, raggiungendo i valori massimi durante la prima mattinata e nel tardo pomeriggio.

Minima e Massima.

La massima (sistole) dipende quindi dall’efficienza della pompa cardiaca (quantità di sangue espulso ad ogni contrazione) e dall’elasticità delle pareti delle arterie.

Quando lo svuotamento del cuore termina inizia la fase di riempimento (diastole).

In questo periodo il flusso del sangue nelle arterie diminuisce così come la pressione che raggiunge il suo valore minimo (diastolica o minima) un attimo prima dell’inizio della nuova sistole.

La pressione arteriosa minima dipende quindi dalla resistenza che il sangue incontra nei tessuti periferici. Tanto più il flusso viene ostacolato e tanto più lentamente la pressione scende. In questa situazione il valore minimo che si raggiunge prima della successiva sistole è superiore al valore normale di 80mm Hg (fonte: my-presonaltrainer.it).

Valori normali.

Ottimale < 120 < 80
Normale < 130 < 85
Normale – alta 130 – 139 85 – 89
Ipertensione di Grado 1 borderline 140 – 149 90 – 94
Ipertensione di Grado 1 lieve 150 – 159 95 – 99
Ipertensione di Grado 2 moderata 160 – 179 100 – 109
Ipertensione di Grado 3 grave ≥ 180 ≥ 110
Ipertensione sistolica isolata borderline 140 – 149 < 90
Ipertensione sistolica isolata ≥ 150 < 90

E’ importante fare attenzione agli effetti negativi di pressione alta e pressione bassa.

Come si misura la PA?

Per misurare la PA è possibile usare diverse tecniche.

In commercio esistono diversi presidi per poterlo fare e sono sempre più in uso presidi elettronici che calcolano in autonomia con un semplice pulsante.

La misurazione della pressione in settings intensivi può avvenire anche in forma cruenta, ovvero attraverso un accesso vascolare arterioso.

Ma come misurarla con il classico sfigmomanometro?
Posizionamento manicotto e fonendoscopio.

La misurazione viene effettuata applicando il manicotto di gomma al braccio del paziente, tra l’ascella e la piega del gomito.

All’altezza di quest’ultima, dove si apprezza la pulsazione dell’arteria del braccio (arteria omerale) si posiziona la campana del fonendoscopio, cioè dello strumento destinato a raccogliere e trasmettere all’orecchio i rumori generati dal passaggio di sangue nell’arteria stessa.

Contemporaneamente si palpa il polso dal lato del pollice, per percepire la pulsazione dell’arteria radiale.

Gonfiaggio della camera d’aria.

Si inizia la misurazione gonfiando il bracciale di gomma con la pompetta ad esso collegata (mentre ciò avviene, il mercurio sale nella colonnina di vetro, segnalando il valore di pressione presente nel bracciale) e arrivando fino al punto in cui la pulsazione dell’arteria del polso scompare ed il fonendoscopio non trasmette più alcun rumore.

A questo punto si insuffla ancora un po’ di aria nel bracciale, superando di circa 20 mmHg il punto in cui il polso radiale è scomparso.

Sgonfiaggio e acquisizione dei valori.

Ora, agendo sulla piccola valvola presente sulla pompetta, si fa uscire molto lentamente l’aria dal bracciale (indicativamente, la colonnina di mercurio deve scendere di circa 2 millimetri al secondo).

Quando la pressione dell’aria nel bracciale sarà uguale a quella arteriosa, un po’ di sangue riuscirà a passare nell’arteria producendo un rumore: il primo rumore udito chiaramente corrisponderà alla Pressione massima o sistolica.

Riducendo ulteriormente la pressione i rumori diventeranno inizialmente più intensi, quindi via via più deboli: la completa scomparsa dei rumori corrisponderà alla Pressione Minima o diastolica.

La pressione viene quindi indicata con due valori (ad esempio 120/80): il primo valore indica la pressione sistolica, mentre il secondo quella diastolica.

Pressione Alta: segni, sintomi e i rischi dell’ipertensione arteriosa.

Pressione Bassa: rischi dell’ipotensione, cause e sintomi.

Pressione Arteriosa Cruenta: cos’è e come si misura.

Fonte: Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa siiat.it.

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