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Sesta malattia: causa, segni, sintomi e cura.

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La Sesta Malattia è una infezione esantematica dell’età infantile e colpisce i bambini tra i 6 e i 24 mesi. Ecco un Vademecum realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità.

La cosiddetta Sesta Malattia è una Patologia infettiva dell’età infantile causata dall’herpes virus umano di tipo 6B (HHV-6B). E’ chiamata così perché, in ordine cronologico, è la sesta malattia esantematica ad essere stata identificata. È anche definita: esantema critico, esantema subitum, roseola, febbre dei tre giorni, roseola infantum.

In cosa consiste la Sesta malattia.

È caratterizzata da febbre alta e dalla comparsa di macchie (esantema) di colorito rosa tenue sul tronco e alla radice del collo che poi si estendono anche al viso e alle altre parti del corpo, per la durata di pochi giorni.

La trasmissione del virus avviene attraverso naso e bocca (via rinofaringea), come accade per un comune raffreddore, tramite tosse, starnuti o contatto con superfici e oggetti contaminati.

Colpisce prevalentemente i bambini tra i 6 mesi ed i due anni di età. Infatti, i bambini al di sotto dei 6 mesi sono naturalmente protetti protetti dagli anticorpi materni trasmessi attraverso la placenta ed è più difficile che si ammalino.
Solo raramente si verifica nei bambini più grandi o negli adulti.

In alcuni casi la malattia può comparire nuovamente a distanza di tempo (riattivazione) ma, di solito, non provoca disturbi (sintomi) a meno che la persona abbia il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) soppresso come avviene, ad esempio, dopo un trapianto di organo o nei casi di malattie che lo indeboliscano (immunodeficienza).

Sebbene l’esantema possa apparire allarmante, la sesta malattia tende ad essere lieve ed a risolversi spontaneamente nell’arco di una settimana.

La cura prevede il riposo, l’idratazione e, eventualmente, la somministrazione di farmaci per ridurre la febbre (antipiretici).

I sintomi.

La sesta malattia spesso non causa disturbi (asintomatica). Laddove compaiano, generalmente, si manifestano dopo una settimana o due dall’infezione.

Si distinguono due periodi:

Periodo pre-esantematico.

In questo periodo il bambino può avere:

  • febbre elevata improvvisa (38-40°C);
  • malessere generale;
  • raffreddore;
  • arrossamento della faringe con mal di gola;
  • gonfiore delle palpebre e delle ghiandole del collo;
  • congiuntivite;
  • irritabilità e mancanza di appetito;
  • vomito o diarrea, talvolta.

Alcuni bambini possono avere convulsioni a causa della febbre alta. Questi episodi possono allarmare i genitori o le persone che si prendono cura di loro ma, di solito, sono innocui. Tuttavia, in questo caso, è bene rivolgersi al medico.

I disturbi (sintomi) che compaiono nel periodo pre-esantematico durano da tre a cinque giorni.

Successivamente compare l’eruzione cutanea.

Periodo esantematico.

Dopo 3-5 giorni, in corrispondenza con la scomparsa improvvisa della febbre, compaiono delle macchie sulla pelle (esantema) simili a quelle del morbillo o della rosolia.

Sono, generalmente, piatte, grandi 2-3 millimetri, rosacee e interessano prima il tronco ed il collo e, successivamente, le altre parti del corpo, risparmiando mani, piedi e volto. Attorno ad esse compare un alone biancastro e, spesso, se toccate, anche le macchie rosse cambiano il loro colore in bianco.

Di solito, durano al massimo 48 ore, scomparendo successivamente senza causare alcuna desquamazione della pelle né sensazione di prurito. In alcuni casi, si associano a irritabilità e nervosismo.

Negli ultimi giorni di malattia si possono avere dolori muscolari ed articolari.

Le cause della patologia.

La sesta malattia è causata da un’infezione virale, sostenuta dall’herpes virus umano di tipo 6B (HHV-6B), che attacca i globuli bianchi e le cellule delle ghiandole salivari.

Il virus appartiene alla grande famiglia degli Herpesviridae, caratterizzati dal fatto di rimanere nell’organismo umano una volta che lo abbiano infettato, rendendo possibili le riattivazioni della malattia se il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) si indebolisce.

Esiste un altro sottotipo di herpes virus di tipo 6: HHV-6A, di solito, però, non provoca alcun disturbo. È bene ricordare che gli herpes virus di tipo 6 sono diffusi in tutto il mondo: si stima, infatti, che la quasi totalità della popolazione sia stata infettata.

La sesta malattia è contagiosa e la trasmissione avviene per via respiratoria (attraverso l’inalazione di piccole goccioline di saliva o di secrezioni respiratorie dei bambini malati).

Non è ben chiaro quanto a lungo resti contagiosa, ma il bambino ammalato sembrerebbe poter essere infetto durante tutta la durata della malattia, incluso il periodo che precede la comparsa delle macchie sulle pelle (pre-esantematico).

Le infezioni da HHV-6 si verificano durante tutto l’arco dell’anno, senza variazioni legate alle stagioni.

La diagnosi.

Poiché la sesta malattia è benigna e provoca disturbi (sintomi) lievi, il suo accertamento (diagnosi) si basa sull’osservazione clinica. Non sempre è semplice da scoprire, però, perché spesso nella sua fase iniziale i disturbi sono molto lievi o addirittura assenti e quando si manifestano con intensità possono essere scambiati con quelli di altre malattie esantematiche quali, ad esempio, il morbillo o la rosolia.

La certezza che si tratti di sesta malattia si può avere solo con le analisi del sangue che permettono di individuare il virus.

A causa della natura benigna della malattia, però, tali analisi non sono generalmente necessarie.

La terapia.

Il bambino può essere curato in casa fino alla sua guarigione. Non ci sono terapie specifiche ma può essere d’aiuto:

  • lasciarlo a riposo, se non si sente bene, senza però forzarlo a stare a letto se vuole alzarsi;
  • idratarlo spesso, facendogli bere abbondanti liquidi. Se non è ancora svezzato, allattarlo regolarmente;
  • mantenerlo fresco. Se la stanza è calda, usare un lenzuolo leggero sul letto piuttosto che le coperte;
  • somministrargli farmaci antifebbrili (paracetamolo o ibuprofene) se la febbre è alta. È consigliabile consultare il medico curante per avere indicazioni sulle dosi e sui tempi e leggere sempre il foglietto illustrativo allegato al medicinale.

I diversi farmaci antifebbrili non vanno usati contemporaneamente

Quando chiamare il pediatra.

La maggior parte dei bambini guarisce spontaneamente in una settimana e, di solito, non è necessario alcun intervento medico.

Tuttavia, è preferibile consultare il pediatra se:

  • si è preoccupati per i disturbi (sintomi) comparsi;
  • non si è sicuri della causa dei disturbi;
  • il bambino più piccolo di 3 mesi di età ha una temperatura corporea di 38°C o più;
  • il bambino di età compresa tra 3 e 6 mesi presenta una temperatura corporea di 39°C o più;
  • le macchie sulla pelle (esantema) non migliorano dopo tre giorni dalla loro comparsa.

È consigliabile parlare con il medico se, pur essendo adulti, si ha il sistema immunitario indebolito e si è stati a contatto con un bambino malato di sesta malattia (vedi complicazioni).

La prevenzione.

La sesta malattia si diffonde come un comune raffreddore, attraverso tosse, starnuti e contatto con superfici e oggetti contaminati. Le seguenti attenzioni aiutano a prevenire il contagio ad altri bambini:

  • assicurarsi che il bambino malato si lavi spesso le mani e il viso;
  • assicurarsi che tossisca o starnutisca nei fazzoletti e che siano buttati subito dopo il loro uso;
  • invitarlo a non condividere piatti e posate con gli altri.

La malattia comunque non si diffonde facilmente e raramente crea un focolaio di infezione.

Sebbene la sesta malattia abbia un andamento benigno nella maggior parte dei casi e si risolva in pochi giorni senza necessità di interventi medici, a volte, seppur raramente, si verificano delle complicazioni: nei bambini particolarmente sensibili e predisposti, la febbre alta potrebbe generare delle convulsioni accompagnate da tensione dei muscoli, perdita di conoscenza e irrigidimento degli arti.

In questo caso è importante sdraiare il bimbo su un fianco per evitare che soffochi nel caso la lingua gli vada in gola; alla fine della crisi convulsiva bisogna somministrargli antifebbrili per abbassargli la temperatura e idratarlo con liquidi.

È necessario inoltre chiamare il numero unico di emergenza 112, laddove attivo, o il 118 o rivolgersi immediatamente al più vicino pronto soccorso se il bambino:

  1. ha un attacco convulsivo per la prima volta, anche se sembra superarlo;
  2. ha un attacco convulsivo che dura più di cinque minuti;
  3. sembra confuso, sonnolento o disorientato;
  4. perde conoscenza.

La sesta malattia, generalmente, non provoca conseguenze serie, ma è importante tenere sotto controllo i disturbi che compaiono e chiedere aiuto al bisogno.

Oltre alle convulsioni febbrili sono statti descritti alcuni rari casi di meningoencefalite e di epatite fulminante.

Le persone con il sistema immunitario compromesso (ad esempio, le persone che hanno ricevuto un recente trapianto di organi o sottoposte a chemioterapie) possono sviluppare anche polmoniti ed encefaliti.

Complicazioni della sesta malattia.

Sebbene la sesta malattia abbia un andamento benigno nella maggior parte dei casi e si risolva in pochi giorni senza necessità di interventi medici, a volte, seppur raramente, si verificano delle complicazioni: nei bambini particolarmente sensibili e predisposti, la febbre alta potrebbe generare delle convulsioni accompagnate da tensione dei muscoli, perdita di conoscenza e irrigidimento degli arti. In questo caso è importante sdraiare il bimbo su un fianco per evitare che soffochi nel caso la lingua gli vada in gola; alla fine della crisi convulsiva bisogna somministrargli antifebbrili per abbassargli la temperatura e idratarlo con liquidi.

È necessario inoltre chiamare il numero unico di emergenza 112, laddove attivo, o il 118 o rivolgersi immediatamente al più vicino pronto soccorso se il bambino:

  • ha un attacco convulsivo per la prima volta, anche se sembra superarlo
  • ha un attacco convulsivo che dura più di cinque minuti
  • sembra confuso, sonnolento o disorientato
  • perde conoscenza

La sesta malattia, generalmente, non provoca conseguenze serie, ma è importante tenere sotto controllo i disturbi che compaiono e chiedere aiuto al bisogno.

Oltre alle convulsioni febbrili sono statti descritti alcuni rari casi di meningoencefalite e di epatite fulminante.

Le persone con il sistema immunitario compromesso (ad esempio, le persone che hanno ricevuto un recente trapianto di organi o sottoposte a chemioterapie) possono sviluppare anche polmoniti ed encefaliti.

Approfondimenti bibliografici.

Ulteriori approfondimenti (in inglese):

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