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venerdì, Marzo 29, 2024
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Ipermetropia: il disturbo agli occhi spesso senza sintomi da non sottovalutare.

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Ipermetropia: cos’è questo disturbo, come viene diagnosticato, chi colpisce e come si cura.

L’Occhio è un organo fondamentale che ci permette di vivere bene e di muoverci in serenità, ma spesso trascuriamo i piccoli, medi e grandi disturbi che  potrebbero trasformarsi in danni più seri. Tra questi vi è l’Ipermetropia, un difetto di vista (ametropia) che spesso non dà sintomi.

L’ipermetropia può essere può essere facilmente individuato grazie a una visita oculistica. Ce lo spiegano gli esperti dell’IAPB in un servizio che qui sotto riproponiamo.

L’Ipermetropia.

Nell’occhio ipermetrope i raggi luminosi provenienti dall’infinito vengono focalizzati al di là della retina (oltre il piano retinico). Questo è dovuto principalmente alla presenza di un bulbo oculare “corto” (ipermetropia assiale), anche se altre particolari condizioni possono esserne causa.

Come si presenta il disturbo.

L’occhio ipermetrope può correggere naturalmente, entro certi limiti, il difetto tramite la capacità di messa a fuoco (accomodazione). Infatti può compensare il suo difetto visivo riportando l’immagine sulla regione centrale della retina. Questa compensazione è limitata e può avvenire solo per ipermetropie medio-basse e dipende dal grado di accomodazione disponibile: è massimo in giovane età ma diminuisce con gli anni.

Questo spiega perché un certo grado di ipermetropia da giovani viene compensato tranquillamente; ma con l’avanzare dell’età necessita di correzione con lenti sempre più forti, fino alla compensazione totale del difetto. Molti soggetti apparentemente privi di difetti visivi (emmetropi) sono, in realtà, ipermetropi lievi.

Misurare l’Ipermetropia.

L’ipermetropia si misura in diottrie: più forte è il difetto, maggiori sono le diottrie necessarie alla sua correzione.

Come si corregge.

Le ipermetropie lievi possono non mostrare alcun sintomo e non richiedere, quindi, alcun tipo di correzione soprattutto nei giovani.

Tuttavia frequenti mal di testa (cefalee) e affaticamento visivo – soprattutto durante la lettura – possono essere indizi di un’ipermetropia non completamente corretta. Persone con un’ipermetropia elevata hanno difficoltà sia nella visione da lontano che da vicino e necessitano, quindi, di occhiali o lenti a contatto.

Una forte ipermetropia, se presente in un periodo critico dello sviluppo psicofisico del bambino, può comportare un rischio di ambliopia (occhio pigro) e una tendenza allo strabismo. Il bambino, non vedendo bene, non impara a fissare correttamente gli oggetti. Se uno dei due occhi vede meglio dell’altro, le immagini che arrivano al cervello dall’occhio peggiore possono venire “soppresse” (il cervello non ne tiene conto): quest’occhio può perdere la capacità di fissare un oggetto e, dunque, deviare (strabismo). Per evitare questi problemi è assolutamente necessario l’utilizzo di lenti.

Oltre che con occhiali e lenti a contatto la correzione dell’ipermetropia può avvenire con chirurgia refrattiva mediante laser ad eccimeri (lo stesso usato per la miopia) oppure può essere corretta durante l’intervento di cataratta.

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