Oggi parliamo di Epicondilite. Si tratta di una infiammazione dolorosa e invalidante che colpisce i condili ossei.
L’Epicondilite è una infiammazione o un danno all’area di un epicondilo osseo. Quali parti del Corpo Umano colpisce e come si gestisce questo disturbo? Può essere acuto o cronico, ma va sempre trattato.
L’Epicondilite può colpire anche i Professionisti Sanitari e Socio Sanitari, sottoposti ai cosiddetti “lavori ripetitivi“.
Se avvertite dolori alle giunture ossee, soprattutto a carico dei gomiti, avvisate il Medico (per la diagnosi e per la prescrizione di antinfiammatori e analgesici), che a sua volta può chiedere l’apporto dell’Infermiere (per la prevenzione, la terapia e lo stile di vita) e il Fisioterapista per la opportuna riabilitazione.
Ma cos’è l’Epicondilo?
Si tratta di una proiezione dell’osso sopra un condilo (una protuberanza arrotondata all’estremità di un osso, di solito dove l’osso si collega a un altro osso) dove sono attaccati legamenti e tendini.
Conosciamo due comuni forme di Epicondilite:
- il gomito del tennista;
- il gomito del golfista.
Colpisce soprattutto i gomiti.
Il gomito del tennista è anche noto come epicondilite laterale, che è una lesione da uso eccessivo nell’area dell’epicondilo laterale (esterno) dell’estremità del gomito dell’osso del braccio (omero).
Il gomito del golfista (epicondilite mediale) è una lesione da uso eccessivo simile al gomito del tennista, ma in questo caso il danno si verifica nell’area dell’epicondilo mediale (interno) dell’osso del braccio.
Etiologia e trattamento.
L’Epicondilite colpisce comunemente il gomito medialmente o lateralmente, tipicamente nella 4a o 5a decade di vita e senza predilezione per quanto riguarda il sesso.
L’Epicondilite è un processo infiammatorio che può essere descritto più accuratamente come tendinosi.
Nella regione epicondilare laterale, questo processo interessa il tendine estensore comune; nella regione epicondilare mediale, il tendine flessore comune è interessato.
È opinione diffusa che la condizione abbia origine da un uso eccessivo ripetitivo con conseguente microtearing e degenerazione progressiva a causa di una risposta riparativa immatura.
I progressi nella comprensione dell’anatomia e della fisiopatologia dell’epicondilite hanno plasmato le attuali pratiche di trattamento.
Inizialmente vengono intraprese misure conservative, perché i sintomi nella maggior parte dei pazienti migliorano con il tempo e il riposo.
Coloro che non rispondono alla terapia conservativa sono considerati per il trattamento chirurgico.
Quando è contemplato un intervento chirurgico, la risonanza magnetica o l’ecografia sono utili per valutare l’entità della malattia, rilevare i processi patologici associati, escludendo altre fonti primarie di dolore al gomito e pianificare l’approccio chirurgico.
Valutare e gestire correttamente il dolore è importante per chi soffre di Epicondilite.
La familiarità con l’anatomia normale, la fisiopatologia dell’Epicondilite e delle sue imitazioni e le tecniche e i risultati di imaging diagnostico consente una diagnosi più accurata e aiuta a stabilire un piano di trattamento appropriato.
Bibliografia e Sitografia:
- Daniel M Walz, Joel S Newman, Gabrielle P Konin, Glen Ross – Epicondylitis: pathogenesis, imaging, and treatment – PUBMED – LINK;
- William C. Shiel Jr. – Medical Definition of Epicondylitis – MedicineNet – LINK;
- Archivio AssoCareNews.it – LINK.
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