Negli USA è già via libera per la commercializzazione di un nuovo farmaco che previene gli attacchi di emicrania, il mal di testa di cui esistono ben 44 varietà genetiche e che nelle forme più acute è associato a stress cronico.
La buona notizia è che questo nuovo anticorpo monoclonale sarà a breve disponibile anche sul mercato italiano. Il farmaco ha come target il peptide CGRP, identificato per l’emicrania.
“Oggi stanno arrivando sul mercato dei farmaci che sono capaci di interferire con il meccanismo che genera la malattia”, ha spiegato all’ANSA Elio Agostoni, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Niguarda, a margine del IX Congresso nazionale Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee), che si è tenuto a Milano.
“Fino ad oggi abbiamo curato le crisi di emicrania ma non la malattia, o meglio l’abbiamo fatto solo parzialmente. Quando le crisi occupano 4-5 giorni al mese l’indicazione è quella di fare la profilassi, quando invece si tratta di episodi che sono meno di 5 giorni al mese c’è solo la terapia dell’attacco”.
I sintomi dell’emicrania di solito precedono un attacco di emicrania che può manifestarsi dalle 2 alle 48 ore. Tra i più comuni sintomi legati al mal di testa emicranico si annoverano emotività, irritabilità, difficoltà di concentrazione, sensazione di fame nervosa, desiderio di alcuni alimenti, iperattività fisica, disturbi del sonno, sbadigli e sonnolenza. Tra i sintomi premonitori vengono inclusi anche il fastidio alle luci, ai rumori e la nausea. Inoltre, non bisogna sottovalutare che il mal di testa emicranico ha un’incidenza maggiore rispetto a quello non emicranico.
I nuovi farmaci contro emicrania e mal di testa saranno iniettivi, trimestrali o mensili. Più nello specifico, sarà un anticorpo monoclonale umanizzato ad avere come target il peptide dell’emicrania. In questo modo sarà possibile prevenire le crisi e altri problemi collegati al mal di testa, patologia che colpisce un uomo su 10 e due donne su 10.
In Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito sono oltre 15 milioni le persone che soffrono di emicrania episodica e cronica, in Europa questa malattia ha un costo per l’economia di 18 miliardi di euro l’anno in termini di produttività e giornate di lavoro perse.