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Cistite: sintomi, cause e trattamento dell’infiammazione della vescica.

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Cistite: non solo bruciore e minzione difficoltosa la cistite è un’infiammazione della vescica urinaria, organo dedicato alla raccolta dell’urina.

La causa di cistite è una infezione che coinvolge l’urotelio, il tessuto che riveste internamente le vie urinarie.

Epidemiologia della cistite.

Nelle donne l’uretra è di circa 5 cm, ragion per cui il rischio di contaminazione da parte dei batteri fecali è molto più alto rispetto a quello cui è soggetto il sesso maschile, la cui uretra risulta essere di circa 16 cm.

Si stima che, approssimativamente, il 50% delle donne soffra di almeno un episodio di UTI (Infezioni del Tratto Urinario) nel corso della vita e che l’incidenza sia più bassa nelle giovani donne di età inferiore ai 20 anni.

Fattori di rischio.

L’età, però, non rappresenta l’unico fattore di rischio.

Rapporti sessuali e scarsa igiene intima, infatti, sembrano essere cause importanti, in grado di provocare tale infiammazione.

Basti pensare che l’agente eziologico più frequente, in grado di provocare l’infezione, sia un batterio appartenente alla flora batterica intestinale: Escherichia coli.

È stato dimostrato, infatti, che l’adesività di questo batterio, consentita dalla presenza di pili o fimbrie, dipende molto dalla capacità delle cellule del vestibolo, della vagina e dell’uretra di impedire tale ancoraggio.

Meccanismo patologico.

In questo meccanismo, sono le variazioni ormonali a svolgere un ruolo determinante, ragion per cui sembra che i batteri riescano ad aderire meglio durante i giorni del ciclo mestruale piuttosto che in quelli corrispondenti alla fase dell’ovulazione.

Gli estrogeni contribuiscono notevolmente a rendere l’ambiente vaginale acido, impedendo così la crescita di batteri e la conseguente infezione.

Vi sono molteplici meccanismi di difesa della vescica, il cui intento è quello di contrastare l’insorgenza di flogosi. Tra questi:

  • La capacità della vescica stessa di sintetizzare sostanze in grado di creare uno strato protettivo che impedisca l’adesione dei batteri patogeni alla parete della vescica.
  • La presenza, nelle urine, di una proteina prodotta dal rene (chiamata uromucoide), in grado di intrappolare ed espellere i batteri attraverso l’emissione delle urine.
  • La minzione regolare ed efficiente, la quale rappresenta un importante fattore di difesa poiché assimilabile ad un’opera di lavaggio continuo della vescica e dell’uretra, in grado di allontanare i batteri ed impedire la loro colonizzazione.

L’alterazione di tali fattori potrebbe essere causa dell’instaurarsi di infezioni urinarie.

Esse, infatti, rientrano tra le infezioni più frequenti e sono seconde solo ai processi flogistici a carico dell’apparato respiratorio.

Nel caso in cui le UTI non si manifestassero più come un evento acuto e, dunque, limitato nel tempo, esse potrebbero cronicizzare ed estendersi pericolosamente alle alte vie urinarie (pielonefriti).

Segni e sintomi di cistite.

Può manifestarsi con sintomi molto variabili a seconda delle caratteristiche del paziente (età, sesso, condizioni patologiche associate) e dell’agente responsabile (tipo di microorganismo, carica batterica).

Un sintomo molto comune è la disuria (emissione stentata, con difficoltà, delle urine), associata o meno a pollachiuria (aumentata frequenza delle minzioni).

L’infezione può manifestarsi anche con sintomi non specifici (ad esempio febbre) o in assenza di sintomi, evidenziata soltanto dalla presenza di batteri nell’urina: quest’ultima condizione è definita da alcuni autori batteriuria asintomatica.

Va, inoltre, ricordato, che i segni ed i sintomi possono diversificarsi a seconda che si tratti di un’infezione acuta o cronica.

Uno dei sintomi più comuni è la disuria (difficoltà nell’emissione delle urine), associata o meno a pollachiuria (aumentata frequenza delle minzioni).

Bruciore e dolore durante la minzione sono sintomi frequenti nei casi di cistite.

Come riporta wikipedia.it, talvolta, le urine sono torbide e maleodoranti e può essere presente tenesmo vescicale, ossia uno spasmo doloroso seguito dall’urgente bisogno di urinare.

Da non sottovalutare, poi, la possibilità di presenza di ematuria o piuria, cioè la presenza di sangue e pus nelle urine.

I pazienti diabetici potrebbero risultare maggiormente esposti all’infezione, in quanto la glicosuria favorisce la crescita batterica.

Sebbene il primo episodio di cistite possa risultare di facile risoluzione clinica, è importante non sottovalutare l’evento e seguire le raccomandazioni di uno specialista.

Trattamento.

E’ importante eseguire l’urinocoltura ed effettuare la giusta terapia, assumendo antibiotici specifici diretti contro il batterio che è stato riscontrato.

I farmaci più utilizzati per il trattamento della cistite sono antidolorifici ed antibiotici, i quali devono essere necessariamente prescritti dal medico, così da evitare terapie non idonee o non efficaci contro il batterio che ha causato l’infezione.

Per favorire il processo di guarigione è fondamentale assumere molta acqua, ai fini di diluire la carica batterica responsabile della cistite; evitare alimenti irritanti le vie urinarie (alcolici, caffè, cioccolato, peperoncino, spezie) ed effettuare una accurata igiene intima.

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