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Parkinson: in Italia nuovo macchinario che riduce dolore e tremori!

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La tecnologia al servizio delle persone affette da Parkinson!

Un nuovissimo macchinario in grado di curare il Parkinson. All’ospedale Borgo Trento di Verona è stato istallato un nuovissimo macchinario, primo in Europa, che sarebbe in grado di ridurre fino alla risoluzione alcuni degli aspetti più invalidanti della malattia di Parkinson, quali dolore neuropatico, lo spasmo muscolare ed il tremore essenziale.

Questa innovazione tecnica prende il nome di MR guided Focused Ultrasound.

La sua azione è detta Ablazione e mira a contrastare le alterazioni tessutali che producono malfunzionamenti funzionali attraverso l’utilizzo di ultrasuoni, utilizzando quindi un metodo non invasivo e perciò adatto anche ai tessuti più sensibili come quelli cerebrali e nervosi in generale.

Cos’è il Parkinson?

Il Parkinson – come si legge sul portale www.parkinson.it – è una malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge, principalmente, alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. La malattia fa parte di un gruppo di patologie definite “Disordini del Movimento” e tra queste è la più frequente. I sintomi del Parkinson sono forse noti da migliaia di anni: una prima descrizione sarebbe stata trovata in uno scritto di medicina indiana che faceva riferimento ad un periodo intorno al 5.000 A.C. ed un’altra in un documento cinese risalente a 2.500 anni fa. Il nome è legato però a James Parkinson, un farmacista chirurgo londinese del XIX secolo, che per primo descrisse gran parte dei sintomi della malattia in un famoso libretto, il “Trattato sulla paralisi agitante”. Di Parkinson, deceduto nel 1824, non esistono né ritratti né ovviamente fotografie.

La malattia è presente in tutto il mondo ed in tutti i gruppi etnici. Si riscontra in entrambi i sessi, con una lieve prevalenza, forse, in quello maschile. L’età media di esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5 % dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni. Prima dei 20 anni è estremamente rara. Sopra i 60 anni colpisce 1-2% della popolazione, mentre la percentuale sale al 3-5% quando l’età è superiore agli 85.

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