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venerdì, Marzo 29, 2024
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Pantoprazolo®: uno dei gastroprotettori maggiormente utilizzati.

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Che cos’è il Pantoprazolo e quali sono le sue caratteristiche generali? Si tratta di un principio attivo appartenente ai cosiddetti farmaci gastroprotettori.

Dal punto di vista chimico il Pantoprazolo è un inibitore di pompa protonica (IPP). E’ largamente impiegato per il trattamento di numerosi disturbi che implicano un’eccessiva secrezione acida dello stomaco. Per questo è annoverato tra i principali gastroprotettori.

Il farmaco a base di Pantoprazolo può essere iniettato nell’essere umano attraverso due vie di somministrazione:

  • orale;
  • parenterale.

Vi sono in commercio diversi farmaci somministrabili per via orale sono farmaci da banco (OTC). Possono essere liberamente acquistabili senz’obbligo di presentazione di ricetta medica e a totale carico del cittadino (fascia C). Ma ve ne sono altri che possono essere comperati solo dietro apposita prescrizione medica (fascia A, rimborsabili dal SSN, anche se non è escluso il pagamento di un piccolo ticket).

I farmaci contenenti il principio attivo del Pantoprazolo somministrabili per via parenterale, va detto, sono farmaci per uso ospedaliero (fascia H).

In commercio troviamo diverse aziende che producono medicinali a base di Pantoprazolo. Ecco i prodotti più comuni:

A cosa serve nello specifico il Pantoprazolo.

Il farmaco viene utilizzato in tutti quei casi dove si renda necessaria la riduzione di abnorme acidità gastrica.

Il Pantoprazolo è indicato per il trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso – come, ad esempio, rigurgito acido, bruciore di stomaco, ecc. – nei pazienti adulti (questa indicazione è valida soprattutto per i farmaci da banco a base di pantoprazolo).

In adulti e adolescenti con più di 12 anni di età: per il trattamento di sintomi (come pirosi, rigurgito acido, dolore nella deglutizione) associati alla malattia da reflusso gastroesofageo causata dal reflusso di acido dallo stomaco (somministrazione orale). Inoltre, serve a prevenire e trattare l’esofagite da reflusso (somministrazione orale per prevenzione e trattamento; il trattamento può essere fatto anche con somministrazione per via parenterale).

In pazienti adulti: per prevenire le ulcere duodenali e le ulcere gastriche causate da farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in pazienti a rischio che necessitano un trattamento continuativo con FANS (somministrazione orale); per trattare ulcere gastriche e duodenali (somministrazione orale e parenterale); in concomitanza con la terapia di eradicazione dell’Helicobacter pylori – in associazione a farmaci antibiotici – nei pazienti con ulcera duodenale o ulcera gastrica (somministrazione orale); per il trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison e di altre condizioni nelle quali viene prodotto troppo acido nello stomaco (somministrazione orale e parenterale).

Per saperne di più vi consigliamo di leggere il bugiardino dell’AIFA: LINK.

Leggi anche:

Gastroprotettori: gli inibitori della pompa protonica. Rischi e utilizzo corretto.

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