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Maalox® Plus: farmaco a base di Idrossido di Magnesio, Idrossido di Alluminio e Dimeticone.

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Quando lo stomaco brucia, puoi contare su Maalox Plus. E’ lo slogan dell’azienda farmaceutica ce lo produce. E’ un farmaco a base di Idrossido di Magnesio, Idrossido di Alluminio e Dimeticone.

Maalox può essere utilizzato in caso di episodi occasionali di bruciore di stomaco. E’ un antiacido che può essere assunto al bisogno, anche più volte durante la giornata, seguendo le corrette indicazioni contenute nel foglietto illustrativo.

Come agisce Maalox?

Maalox è a base di Idrossido di Magnesio, Idrossido di Alluminio e dimeticone, principi attivi che reagiscono con l’acido cloridrico dello stomaco neutralizzando l’acidità gastrica che causa il bruciore di stomaco.ù

MAALOX Plus – 30 compresse masticabili.

Questo prodotto – così come ricordano i collegi di Farmajet, è un farmaco senza obbligo di ricetta (OTC – SOP), è importante leggere sempre il foglietto illustrativo e le avvertenze prima dell’utilizzo.

Denominazione.

  • MAALOX PLUS

Categoria Farmacoterapeutica.

  • Antiacidi associati ad antimeteorici.

Principi attivi del Maalox.

  • 100 ml di sospensione contengono: magnesio idrossido 3,65 g, alluminio idrossido 3,25 g, dimeticone 0,50 g.
  • Una compressa contiene: magnesio idrossido 200 mg, alluminio ossido, idrato 200 mg, dimeticone 25 mg.

Eccipienti.

  • Sospensione orale 3,65% + 3,25% + 0,5%: metilcellulosa, metile paraidr ossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, carmellosa, idrossipropilce llulosa, acido citrico, saccarina sodica, sorbitolo liquido non crista llizzabile, aroma di limone, aroma di crema svizzera, acqua depurata.
  • Compresse masticabili 200 mg + 200 mg + 25 mg: amido di mais, acido ci trico, amido pregelatinizzato, glucosio, mannitolo, saccarosio, sorbitolo, sorbitolo liquido non cristallizzabile, talco, magnesio stearato, saccarina sodica, aroma di limone, aroma di crema svizzera, E 172.

Indicazioni.

  • Coadiuvante nell’iperacidità gastrica e nelle dispepsie da iperacidità anche in presenza di meteorismo;
  • trattamento sintomatico dei brucio ri e dolori gastrici e nelle esofagiti;
  • coadiuvante nella terapia dell’ulcera gastroduodenale.

Controindicazioni al Maalox.

  • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i elencati; pazienti affetti da porfiria; forme gravi di insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 30 mL/min); generalmente controindicato in età pediatrica; stato di cachessia.

Posologia.

  • Sospensione orale 3,65% + 3,25% + 0,5%: non superare le dosi massime i ndicate se non su prescrizione medica.
  • Ingerire 2-4 cucchiaini o 1-2 b ustine di sospensione orale 4 volte al giorno, 20-60 minuti dopo i pas ti e prima di coricarsi.
  • Modo di somministrazione: agitare bene prima dell’uso.
  • Puo’ essere diluito in acqua o latte.
  • Compresse masticabili 200 mg + 200 mg + 25 mg: non superare le dosi massime indicate se non su prescrizione medica.
  • 2-4 compresse 4 volte al di’ ben masticate o s ucchiate, 20-60 minuti dopo i pasti e prima di coricarsi.
  • Modo di somm inistrazione: le compresse devono essere ben masticate o succhiate.
  • La loro assunzione puo’ essere seguita da ingestione di acqua o latte.

Maalox e popolazione pediatrica:

  • non e’ raccomandata la somministrazione del medicinale in eta’ pediatrica.

Conservazione.

  • Sospensione orale: non conservare a temperatura inferiore ai 4 gradi C .
  • Flacone: tenere il flacone ben chiuso.
  • Compresse masticabili: conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.

Avvertenze.

L’alluminio idrossido può causare stitichezza e un sovradosaggio di s ali di magnesio puo’ causare ipomotilita’ dell’intestino; alte dosi di questo medicinale possono causare o aggravare l’ostruzione intestinale e dell’ileo nei pazienti a più alto rischio, come quelli con compro missione renale, con stipsi di base, con alterazione della motilità intestinale, in bambini (da 0 a 24 mesi), o anziani.

L’alluminio idrossido non è ben assorbito dal tratto gastrointestinale, e gli effetti sistemici sono quindi rari in pazienti con una normale funzionalità renale.

Tuttavia, dosi eccessive o uso a lungo termine, o anche dosi normali in pazienti con diete povere di fosforo o in bambini (da 0 a 24 mesi), possono portare ad eliminazione del fosfato (a causa di un legame alluminio-fosfato) accompagnata da un aumento del riassorbimento osseo e ipercalciuria con rischio di osteomalacia.

Si consiglia di consultare il medico nel caso di un uso a lungo termine o in pazienti a rischio di ipofosfatemia.

Nei pazienti con compromissione renale i livelli plasmatici di alluminio e magnesio tendono ad aumentare causando rispettivamente iperalluminemia e ipermagnesiemia.

In questi pazienti, lunghe esposizioni ad alte dosi di sali di alluminio e magnesio possono condurre a encefalopatie, demenza, anemia microcitica o al peggioramento di osteomalacia da dialisi.

Se presenti forme lievi e moderate di insufficienza renale si consiglia di assumere il prodotto sotto il controllo del medico.

In questi pazienti deve essere evitato l’uso prolungato del medicinale.

L’alluminio idrossido potrebbe non essere sicuro in pazienti affetti da porfiria sottoposti ad emodialisi.

Il farmaco, per la sua composizione, non ha tendenza a modificare il comportamento dell’alvo.

Tuttavia, in alcuni soggetti particolarmente sensibili e per dosaggi elevati, è possibile il verificarsi di un’accelerazione del transito intestinale.

Interazioni.

Poichè i sali di Al e Mg riducono l’assorbimento gastroenterico delle tetracicline, si raccomanda di evitare l’assunzione del medicinale du rante la terapia tetraciclinica per via orale.

L’uso di antiacidi contenenti alluminio può ridurre l’assorbimento di farmaci come gli H 2 antagonisti, atenololo, cefdinir, cefpodoxime, clorochina, tetraciclin e, diflunisal, digoxina, bisfosfonati, etambutolo, fluorochinoloni, fluoruro di sodio, glucocorticoidi, indometacina, isoniazide, ketoconazo lo, levotiroxina, lincosamidi, metoprololo, neurolettici fenotiazinici , penicillamine, propranololo, rosuvastatina, sali di ferro.

Polistirene sulfonato (Kayexalate): si raccomanda cautela quando il medicinale è assunto insieme a polistirene sulfonato (Kayexalate) a causa del rischio potenziale di ridotta efficacia della resina nel legare il potassio, di alcalosi metabolica in pazienti con compromissione renale (segnalato con idrossido di alluminio e idrossido di magnesio), e di ostru zione intestinale (segnalato con idrossido di alluminio).

Idrossido di alluminio e citrati possono provocare iperalluminemia, specialmente nei pazienti con compromissione renale.

Lasciar trascorrere almeno due ore (4 per i fluorochinoloni), prima di assumere il farmaco per evitar e l’interazione con gli altri farmaci.

L’uso contemporaneo di chinidin a può determinare l’aumento dei livelli di chinidina nel siero e port are a sovradosaggio di chinidina.

L’utilizzo contemporaneo di allumini o idrossido e citrati può portare ad un aumento dei livelli di alluminio, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale.

Effetti indesiderati.

La frequenza degli effetti indesiderati di seguito riportati è definita utilizzando le seguenti convenzioni: comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1 /10.000); non nota.

Disturbi del sistema immunitario.

Non nota: angioe dema, reazioni anafilattiche,reazioni di ipersensibilita’, orticaria, prurito.

Disturbi gastrointestinali.

Non comuni: diarrea o stipsi.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione.

Non nota: ipermagnesiemia, i peralluminemia, ipofosfatemia, durante l’uso prolungato o ad alte dosi o anche a dosi normali del medicinale in pazienti con diete povere di fosforo o in bambini (da 0 a 24 mesi), che puo’ causare un aumento de l riassorbimento osseo, ipercalciuria, osteomalacia.

La segnalazione d elle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio cont inuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Uso di Maalox in gravidanza e allattamento.

Il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita’, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile ris chio per il feto o per il lattante.

In seguito al limitato assorbiment o materno quando assunto secondo il regime posologico indicato, l’allu minio idrossido e le sue combinazioni con sali di magnesio sono consid erati compatibili con l’allattamento.

Il bugiardino dell’AIFA: LINK.

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