Coumadin: come calcolare il giusto dosaggio in base al valore dell’INR.
Il Coumadin è un farmaco antitrombotico, il cui principio attivo è il Warfarin sodico e come eccipiente con effetti noti troviamo il lattosio.
Il calcolo di un farmaco così importante come il Coumadin non è per nulla scontato, deve essere costantemente valutato l’INR e variare la dose, dovendo a volte addirittura intervenire con l’apposito antidoto.
Calcolo INR e range di riferimento.
In primo luogo, stabiliamo come si deve calcolare l’INR (dall’inglese International Normalized Ratio): questo processo avviene tramite un normale prelievo di sangue e l’esame in laboratorio della coagulabilità di esso, espresso tramite un valore numerico, che rappresenta l’INR.
Stabilire un range di valori dell’INR uguale per tutti i casi non è possibile, come riporta il sito my-personaltrainer.it in un soggetto sano esso usualmente varia tra 0,9 e 1,3. In caso di patologie quali la fibrillazione atriale o trombosi venosa si tende a mantenere il valore dell’INR tra 2,0 e 3,0. Infine, in caso di pazienti portatori di protesi di valvole meccaniche o biologiche il valore dell’INR deve esser mantenuto nei valori compresi tra 2,5 e 3,5.
Come dosare il Coumadin.
Un altro aspetto fondamentale da trattare è rappresentato dalle dosi da usare, come riporta il sito torrinomedica.it bisogna scindere tra dose inziale e quella di mantenimento:
La dose iniziale deve essere da 2,5 a 5 mg al giorno con opportuni aggiustamenti basati sul valore di INR.
La dose di mantenimento invece è a dosaggi da 2,5 a 10 mg al giorno.
La durata della terapia varia da un soggetto all’altro.
Il controllo dell’INR nelle fasi iniziali deve essere eseguito ogni 2/3 giorni. Successivamente quando il valore diventa stabile i controlli possono essere eseguiti ogni 15/20 giorni.
Accorgimenti ad ogni controllo.
Ad ogni controllo bisogna attuare i seguenti accorgimenti:
- Quando l’INR è troppo basso le dosi di assunzione andranno aumentate.
- Se l’INR è troppo elevato è necessario diminuirne il dosaggio.
- Quando l’INR è particolarmente elevato (>5) è consigliato sia la sospensione del farmaco che in alcuni casi l’assunzione del suo antidoto, ovvero la vitamina k, per via orale o endovenosa, in base alla gravità del caso.
Si ricorda che la prescrizione di tale farmaco, il dosaggio e i successivi controlli sono di competenza medica.
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