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martedì, Aprile 23, 2024
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Control, farmaco: indicazioni, effetti collaterali ed uso in gravidanza del Lorazepam.

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Control, tutto sul lorazepam e su questa benzodiazepina. Farmaco utilizzato per ansia, insonnia, tensione o sindromi ansiose associate a manifestazioni somatiche e psichiatriche.

Il Control, principio attivo Lorazepam, è un farmaco della famiglia delle benzodiazepine. Viene solitamente utilizzato per curare ansia, insonnia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa.

 

Interazioni.

Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico onde evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.

L’assunzione concomitante con alcool deve essere evitata.

L’effetto sedativo può essere aumentato quando il medicinale è assunto congiuntamente ad alcool.

Ciò influenza negativamente la capacità di guidare o di usare macchinari.

Associazione con i deprimenti del SNC: l’effetto depressivo centrale può essere accresciuto nei casi di uso concomitante con alcool, barbiturici, antipsicotici (neurolettici), ipnotici/sedativi, ansiolitici, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi.

Avvertenze.

L’uso di benzodiazepine, incluso Control, può portare ad una depressione respiratoria potenzialmente fatale.

Gravi reazioni anafilattiche/anafilattoidi sono state riportate con l’uso delle benzodiazepine.

Casi di angioedema riguardanti la lingua, la glottide o la laringe sono stati riportati in pazienti dopo aver assunto la prima dose o dosi successive di benzodiazepine.

Alcuni pazienti che assumevano benzodiazepine hanno avuto sintomi addizionali come dispnea, chiusura della gola, o nausea e vomito.

Alcuni pazienti hanno avuto necessità di terapie al pronto soccorso.

Se l’angioedema riguarda la lingua, la glottide o la laringe, si può verificare ostruzione delle vie respiratorie che potrebbe essere fatale.

I pazienti che sviluppano angioedema dopo trattamento con le benzodiazepine non devono essere trattati nuovamente con il farmaco.

Si consiglia di controllare periodicamente la necessità di continuare la terapia con Control.

Tolleranza.

Una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.

Dipendenza.

L’uso di benzodiazepine può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci.

Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con storia di abuso di droga, farmaci, alcool o con marcati disturbi della personalità.

La possibilità di dipendenza è ridotta quando Control è usato nella dose appropriata con un trattamento a breve termine.

In generale le benzodiazepine devono essere prescritte solo per periodi brevi (2-4 settimane).

Durata del trattamento.

La durata del trattamento deve essere la più breve possibile a seconda dell’indicazione, ma non deve superare le quattro settimane per l’insonnia ed otto-dodici settimane nel caso dell’ansia, compreso un periodo di sospensione graduale.

L’estensione della terapia oltre questi periodi non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica.

Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.

Inoltre, è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.

Amnesia.

Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda o disturbi della memoria. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio ci si deve accertare che i pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore.

Reazioni paradosso.

Con l’uso di benzodiazepine sono state occasionalmente riportate reazioni paradosso:

  • irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera
  • incubi, allucinazioni
  • psicosi, alterazioni del comportamento, stati d’ansia, ostilità, eccitazione
  • disturbi del sonno/insonnia
  • eccitazione sessuale, cambiamenti nella libido, impotenza
  • sedazione, affaticamento, sonnolenza, atassia, confusione, depressione, smascheramento di depressione, capogiri

Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale deve essere sospeso.

Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.

Fertilità, gravidanza e trattamento.

Control non deve essere usato durante la gravidanza.

L’assunzione di benzodiazepine durante la gravidanza può causare danni al feto.

Un aumentato rischio di malformazioni congenite associato con l’uso di agenti ansiolitici (clordiazepossido, diazepam, meprobamato), durante il primo trimestre di gravidanza, è stato suggerito in diversi studi; evitare sempre, quindi, la somministrazione di benzodiazepine durante il primo trimestre di gravidanza.

Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.

Se, per gravi motivi medici, il prodotto è somministrato durante l’ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio alle dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all’azione farmacologica del farmaco.

I neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio per sviluppare i sintomi di astinenza nel periodo postnatale.

Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non devono essere somministrate alle madri che allattano al seno, a meno che il beneficio atteso per la donna non superi il rischio potenziale per il neonato.

Effetti indesiderati.

Come con tutti i medicinali, Control può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Effetti collaterali, qualora si verifichino, vengono normalmente osservati all’inizio del trattamento e generalmente diminuiscono di intensità o scompaiono con il progredire della terapia, oppure riducendo il dosaggio.

Gli effetti collaterali osservati più frequentemente comprendono sonnolenza durante il giorno, ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, debolezza muscolare, atassia, senso di instabilità.

Meno frequenti:

  • sintomi extrapiramidali, tremori e vertigini;
  • disartria/difficoltà nella articolazione del linguaggio
  • disturbi della vista, disorientamento, depressione, nausea, modificazioni dell’appetito, cefalea, convulsioni/crisi epilettiche, amnesia, disinibizione, euforia, coma, ideazione suicidaria/tentativi di suicidio
  • compromissione dell’attenzione/concentrazione, disturbi dell’equilibrio, disturbi del sonno
  • cambiamenti nella libido
  • sintomi dermatologici comprendenti reazioni anche molto gravi, reazioni allergiche cutanee
  • disturbi della funzione oculare
  • disturbi gastro-intestinali di vario genere
  • aumento della bilirubina, ittero, aumento delle transaminasi epatiche, aumento della fosfatasi alcalina, trombocitopenia, pancitopenia, reazioni di ipersensibilità
  • angioedema, ipotermia, ipotensione, abbassamento della PA
  • depressione respiratoria, apnea, peggioramento dell’apnea notturna.
Dott.ssa Francesca Ricci
Dott.ssa Francesca Ricci
Francesca Ricci è una web-writer esperta in ambito sanitario. Da anni si occupa di questioni sociali, politica ed economia.
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