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Contramal: indicazioni, effetti collaterali e uso in gravidanza del Tramadolo.

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Che cos’è il Contramal e a cosa serve? Si può usare durante la gravidanza? Ecco tutte le funzioni e gli effetti collaterali del Tramadolo Cloridrato.

Il Contramal è un farmaco che contiene il principio attivo Tramadolo.

Indicazioni.

Contramal è un analgesico che deriva dalla classe degli oppioidi, agisce a livello del sistema nervoso centrale.

Riduce il dolore agendo su cellule nervose specifiche del midollo spinale e del cervello.

Contramal è indicato quindi per il trattamento del dolore da moderato a grave, di diverso tipo e causa, come pure per i dolori causati da interventi diagnostici e chirurgici.

Possibili effetti indesiderati.

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Consulti immediatamente un medico se avverte sintomi di una reazione allergica come:

  • gonfiore del viso, della lingua e/o della gola;
  • difficoltà a deglutire;
  • orticaria;
  • difficoltà a respirare.

Altri possibili effetti indesiderati sono:

Molto comune (può interessare più di 1 su 10 persone):

  • nausea;
  • vertigini.

Comune (può interessare meno di 1 su 10 persone):

  • mal di testa;
  • sonnolenza;
  • vomito;
  • stipsi;
  • bocca secca;
  • sudorazione (ovvero iperidrosi);
  • affaticamento.

Non comune (può interessare meno di 1 su 100 persone):

  • effetti sul cuore e sulla circolazione del sangue (palpitazioni, battito veloce del cuore, sensazione di mancamento o collasso).

Questi effetti indesiderati possono manifestarsi in particolare in pazienti in posizione eretta o sottoposti a sforzo fisico
bisogno di vomitare (conati di vomito), mal di stomaco (sensazione di pressione nello stomaco, gonfiore), diarrea
reazioni cutanee (prurito, eruzioni cutanee).

Raro (può interessare meno di 1 su 1000 persone):

  • reazioni allergiche (ad es. difficoltà di respirazione, affanno, gonfiore della pelle) e shock (insufficienza circolatoria) battito del cuore lento;
  • aumento della pressione del sangue;
  • sensazioni anomale (ad es. formicolio, prurito, intorpidimento), tremore, respiro lento, crisi epilettiche, spasmi muscolari, movimenti scoordinati, perdita temporanea di coscienza (sincope), disturbi del linguaggio;
  • crisi epilettiche si sono manifestate soprattutto con elevate dosi di tramadolo o quando si è preso il tramadolo insieme ad altri medicinali che possono causare attacchi epilettici;
  • modifiche dell’appetito;
  • allucinazioni, stato confusionale, disturbi del sonno, delirio, ansia e incubi.

Possono manifestarsi dei sintomi psicologici dopo il trattamento con Contramal, di varia natura ed intensità a seconda della personalità del paziente e della durata della terapia.

Questi possono manifestarsi come un cambio dell’umore (soprattutto buon umore, in alcuni casi umore irritato), cambiamenti nell’attività (solitamente diminuzione o repressione, talvolta un incremento) e diminuita percezione cognitiva e sensoriale (cambiamenti dei sensi e della capacità di riconoscimento emotivo, che possono portare a errori di giudizio)
dipendenza da farmaci.

Se Contramal viene preso per un lungo periodo, si può verificare dipendenza, sebbene il rischio sia molto basso.

Gravidanza e allattamento.

Studi sugli animali hanno rivelato che il tramadolo a dosi molto elevate produce effetti sullo sviluppo degli organi, sull’ossificazione e sulla mortalità neonatale.

Tramadolo passa la barriera placentare.

Non si hanno ancora dati sufficienti sulla sicurezza di tramadolo durante la gravidanza, pertanto Tramadolo non deve essere usato durante la gravidanza della donna.

Tramadolo, somministrato prima o durante il parto, non modifica la contrattilità uterina.

Nei neonati può causare delle modifiche della frequenza respiratoria di solito clinicamente non rilevanti.

L’uso cronico durante la gravidanza può portare ad una sindrome di astinenza neonatale.

Circa lo 0,1% della dose di tramadolo assunto dalla madre viene escreto nel latte durante l’allattamento.

Per questo motivo, tramadolo non deve essere usato durante l’allattamento o, in alternativa, l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento.

Tuttavia il medico può ritenere gli effetti positivi superiori alle possibili complicanze.

Per saperne di più leggere attentamente il bugiardino messo a disposizione dall’Agenzia Italiana del Farmaco: LINK.

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