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Clorexidina: cos’è, a cosa serve, quando usarla. Disinfettante e colluttorio.

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Clorexidina: cos’è e a cosa serve? Quando è opportuno usarla? Sostanza utilissima, usata sia come disinfettante che come colluttorio.

Clorexidina: cos’è?

La clorexidina è un agente antibatterico di sintesi, utilizzato per disinfettare cute e mucose orali.

Molto efficace contro i batteri gram positivi, si rivela piuttosto attiva anche verso i gram negativi; inoltre, pare che la sostanza sia moderatamente attiva contro funghi e virus incapsulati.

Ad alte concentrazioni si rivela estremamente dannosa per l’organismo; tuttavia, quando diluita in modo opportuno, trova largo impiego per preparare colluttori antisettici (disinfettanti), soluzioni per lenti a contatto ed altri prodotti disinfettati per mani e mucose.

Dal punto di vista chimico, essa è una biguanide cationica scarsamente solubile in acqua.

Per renderla idrosolubile, la sostanza dev’essere combinata (o meglio, salificata) con l’acido gluconico: non a caso, nella preparazione dei colluttori il composto si trova sotto forma di clorexidina digluconato.

A cosa serve?

Agisce secondo una duplice azione:

  1. Potente battericida (effetto principale). Infatti va ad alterare la struttura proteica della membrana cellulare batterica: aumentandone esageratamente la permeabilità, la sostanza favorisce la precipitazione delle proteine citoplasmatiche e la conseguente morte cellulare per lisi batterica.
  2. Batteriostatico: un tempo si riteneva che fosse “solamente” in grado di bloccare la replicazione dei batteri; oggi sappiamo che è anche in grado di ucciderli.

Trova impiego in numerose circostanze caratterizzate da una possibile o presunta proliferazione batterica; inoltre, i prodotti a base di clorexidina sono indicati a fini profilattici per prevenire le infezioni batteriche.
A tale scopo, la clorexidina trova indicazione per:

  • Disinfettare la pelle dopo un infortunio
  • Eliminare ogni possibile traccia batterica dalla pelle del paziente prima di un intervento chirurgico
  • Disinfettare le mani del medico prima di una procedura chirurgica
  • Inibire od impedire la proliferazione dei batteri sulla pelle
  • Supportare il trattamento topico per l’acne grave
  • Curare il piede d’atleta
  • Trattare la pelle secca: quando abbinata a sostanze come il cloruro di benzalconio, trova indicazione nella prevenzione e nel trattamento della pelle secca e arida associata a dermatite ed eczema
  •  Conservante (impiego obsoleto della clorexidina, fonte Mypersonaltrainer.it).

Colluttorio.

In odontoiatria, la clorexidina rientra nella formulazione di colluttori, paste dentifrice e gel ad ampio spettro d’azione.

Commercializzato in Italia come Curasept, il collutorio alla clorexidina (0,12-0,2%) trova largo impiego nella cura di gengiviti e gengive sanguinanti, e nella prevenzione d’infezioni dentali dopo un intervento dentistico complicato (es. estrazione dentale, apicectomia).

A concentrazioni inferiori (0,05%) il collutorio alla clorexidina può essere utilizzato per la cura e per la prevenzione dell’alitosi.
Pur essendo straordinariamente efficace contro i batteri, il collutorio non dev’essere utilizzato per lunghi periodi perché, a lungo andare, può causare macchie scure o gialle sui denti.

Disinfettante.

La clorexidina trova indicazione anche per la disinfezione della cute in generale e delle mani in particolare.

Non a caso, i prodotti destinati all’uso esterno (specifici per le mani) vengono molto utilizzati presso gli ospedali. Come accennato, in quest’ambito la clorexidina trova largo impiego per disinfettare la pelle prima di interventi chirurgici ed iniezioni per eliminare ogni possibile traccia batterica.
Inoltre, queste soluzioni a base di clorexidina possono essere sfruttate anche nella gestione dei pazienti a domicilio ed in case di riposo e per la disinfezione della pelle.

Tossicità.

Quando utilizzata nelle opportune concentrazioni, la clorexidina non possiede spiccate capacità irritanti o sensibilizzanti.

La clorexidina digluconato non ha tossicità orale poiché viene scarsamente assorbita dal tratto gastroenterico.

Come accennato, tuttavia, un utilizzo improprio di clorexidina sotto forma di collutorio può causare effetti collaterali spiacevoli come ustioni alle mucose orali, bruciore in bocca e macchie gialle e nere sui denti.

In caso di allergia od ipersensibilità alla clorexidina, si possono manifestare i tipici effetti collaterali di una reazione allergica, come ad esempio gonfiore del viso, della lingua, di mani e piedi, problemi respiratori, prurito, irritazione della pelle ed eruzione cutanea.

Per evitare questi spiacevoli effetti collaterali, si raccomanda sempre di far presente al medico eventuali allergie (presunte od accertate) a farmaci o ad altre sostanze.

La clorexidina non dev’essere utilizzata durante interventi chirurgici di neurochirurgia perché imputata di provocare neurotossicità.

Similmente, l’impiego della clorexidina è fortemente sconsigliato per interventi chirurgici dell’orecchio: la sostanza può infatti causare sordità neurosensoriale.

L’uso della clorexidina come agente disinfettante è controindicato in prossimità delle meningi e nelle cavità corporee.

Quando instillata nell’occhio come un collirio, la clorexidina (2%) può causare lesioni permanenti e gravi alle strutture oftalmiche interne.

Si raccomanda, inoltre, di non utilizzare prodotti nei bambini di età inferiore ai 2 mesi.

Interazioni con altri agenti chimici.

L’azione della clorexidina può essere neutralizzata da agenti anioninci o non ionici utilizzati per la realizzazione di prodotti idratanti, saponi neutri o surfattanti.

Inoltre, il concomitante utilizzo di tabacco/alcol potrebbe causare interazioni con l’efficacia, in particolare quando utilizzata come collutorio.

Per questa ragione, si raccomanda di smettere di fumare e di evitare la somministrazione di alcolici durante la terapia con clorexidina.

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