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Ciproxin: indicazioni, uso in gravidanza ed effetti collaterali della Ciprofloxacina.

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Ciprofloxacina: cos’è e a cosa serve? Ecco le principali indicazioni terapeutiche e il suo corretto uso in gravidanza. Attenti agli effetti collaterali.

Il Ciproxin è un farmaco utilizzato in clinica nel trattamento delle infezioni sostenute da microrganismi sensibili ai fluorochinoloni e più precisamente alla Ciprofloxacina.

Tale trattamento si è dimostrato efficace nei confronti delle infezioni delle vie respiratorie, genito-urinarie, gastro-enteriche, otorino-laringoiatriche, della cute e dei tessuti molli.

Meccanismo d’azione del Ciproxin

Assunto per via orale infatti, viene rapidamente assorbito a livello intestinale, ed in particolare nel tenue, raggiungendo la massima concentrazione plasmatica in circa 60-120 minuti e distribuendosi omogeneamente tra i vari tessuti.

Terminata la sua attività, viene eliminato prevalentemente sotto forma immodificata attraverso le urine, riuscendo pertanto ad espletare anche una significativa azione antisettica a livello urinario.

Nonostante l’ampio spettro d’azione e l’ottima biodisponibilità, differenti microrganismi hanno messo in atto una serie di meccanismi di resistenza in grado di ridurre l’efficacia terapeutica della Ciprofloxacina compromettendo così l’attività batteriostatica e contribuendo pertanto alla diffusione di specie microbiche multi resistenti.

Gli schemi terapeutici previsti per l’uso del Ciproxin devono tener conto della:

  • Funzionalità renale del paziente;
  • Situazione fisio-patologica;
  • Gravità delle condizioni cliniche;
  • Eventuale predisposizione allo sviluppo di patologie secondarie.

Nonostante ciò, il range terapeutico generalmente utilizzato oscilla tra i 500 ed i 1500 mg suddivisi in due differenti assunzioni. Per le compresse a rilascio modificato si suggerisce invece negli adulti, l’assunzione di una compressa al giorno.

Avvertenze.

L’uso del Ciproxin dovrebbe essere preceduto da un attenta visita medica atta a valutare l’appropriatezza prescrittiva, soprattutto relativamente all’eventuale presenza di condizioni incompatibili con la terapia a base di Fluorochinoloni.

E’ importante caratterizzare il tipo di microrganismo responsabile della condizione patologica, affinché possa esser messa in atto la terapia farmacologica più adeguata combinando eventualmente l’uso di Ciprofloxacina a quello di altri antibiotici.

Ricordando la capacità dei fluorochinoloni di indurre fotosensibilità, sarebbe opportuno pertanto evitare l’esposizione diretta ai raggi ultravioletti durante la terapia con CIPROXIN.

Un adeguamento dei normali dosaggi utilizzati risulterebbe necessario nei pazienti con ridotta funzionalità renale, al fine di ottimizzare le caratteristiche farmacocinetiche, e in tutti i pazienti sottoposti a terapie farmacologiche contestuali a base di principi attivi metabolizzati dai sistemi enzimatici citocromiali.

E’ inoltre importante considerare come l’uso di Ciprofloxacina sia stato raramente associato alla comparsa di anemia emolitica soprattutto nei pazienti affetti da deficit enzimatico di glucosio 6 fosfato deidrogenasi.

Gravidanza e allattamento.

Nonostante gli studi attualmente presenti, di tipo sperimentale, non dimostrino una tossicità diretta della Ciprofloxacina per il feto, sarebbe opportuno comunque evitare l’uso di questo antibiotico durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento.

L’uso di CIPROXIN è controindicato anche durante l’allattamento vista la capacità della Ciprolfloxacina di esser secreta immodificata nel latte materno.

Interazioni fra Ciproxin e altre molecole.

Al fine di ridurre possibili complicanze legate all’interazione tra farmaci, sarebbe opportuno che il paziente in terapia con Ciproxin prestasse attenzione alla contestuale assunzione di:

  • Alimenti, integratori e farmaci contenenti metalli divalenti, vista la capacità di formare complessi chelanti, responsabili della riduzione dell’efficacia terapeutica dell’antibiotico.
  • Tiazanidina, metotrexato, teofillina, xantine e fenitoina per l’alterata secrezione tubulare indotta dalla Ciprofloxacina.
  • Anticoagulanti orali, per l’aumentata attività anticoaugulante indotta dalla Ciprofloxacina.

Controindicazioni.

Il Ciproxin è controindicato nei pazienti ipersensibili al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti, nei pazienti in terapia contestuale con tizanidina piuttosto che nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.

  • Effetti indesiderati e collaterali:
    Nonostante l’uso del Ciproxin risulti generalmente sicuro e privo di effetti collaterali clinicamente rilevanti, la letteratura scientifica e l’esperienza clinica dimostra la comparsa di:
  • Nausea e diarrea, nei casi più gravi sostenuta da microrganismi come il Clostriudium Difficile, agente eziologico della colite pseudo membranosa.
  • Alterazioni della funzionalità renale ed epatica.
  • Cefalea, irritabilità, disturbi del sonno.
  • Alterazioni del quadro ematologico.
  • Fotosensibilità.
  • Disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico.
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