La lettera di Stefano Guidi, aspirante OSS, riapre la discussione sulla necessità dell’obbligo della maturità: “seguo corso per diventare Operatori Socio Sanitari, ho la terza media, il diploma di scuola media superiore non deve essere obbligatorio e retroattivo”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
mi chiamo Stefano Guidi, sto frequentando un corso per Diventare OSS autorizzato dalla Regione Lazio (1000 ore). E’ abbastanza nutrito. Le faccio presente che solo l’argomento di infermieristica comprende cose fanno pensare più ad una specializzazione per Medici che per Operatori Socio Sanitari.
E’ cambiato molto negli anni la preparazione dei futuri OSS. Le domande d’esame sono più argomentate e tecniche. I tirocini più esigenti. Tantissimo, prima bastava un attestato di frequenza di un centinaio di ore per esercitare la figura dell’OSS. Adesso no è più così.
Trovo giuste molte di quelle proposte fatte in Parlamento sulla nostra figura e che voi avete riportato ieri. Su una pero voglio dissentire: non si può chiedere l’obbligo del diploma con formula anche retroattiva. Bisognerebbe rivoluzionare tutto. La maggioranza degli OSS ha la terza media (come me) e molti sono extra-comunitari senza scuole superiori, ma tutti hanno la loro professionalità. Neanche si può dire di agli OSS che esercitano con la terza media di prendere il diploma. Su questo appunto dissento.
Cambiare per i nuovi che si apprestano a diventare OSS si può; inserire nuove regole d’ingresso ai corsi anche, ma chi è già OSS ed esercita con attestati regionali acquisiti anche con la sola scuola dell’obbligo non devono fare altro. Occorre lasciare le cose così come stanno, come succede in altre professioni che hanno avuto cambiamenti. Quindi no alla retroattività.
Grazie e buona giornata.
Stefano Guidi – Aspirante OSS