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martedì, Aprile 23, 2024
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Quell’Infermiera dalla faccia d’angelo mi ha salvato la vita.

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Oggi presentiamo la lettera di Antonio Ritrovato, ex-OSS e Paziente oncologico: “Quell’Infermiera dalla faccia d’angelo mi ha salvato la vita”.

Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,

le scrivo per raccontarle una bella storia che sicuramente vi interesserà. Vi seguo da un po’ di tempo, ma non sono un sanitario, sono un OSS in pensione.

Due mesi fa mi hanno diagnosticato un cancro alla gola e da allora la mia vita è cambiata drasticamente. Dopo aver appreso la notizia sono caduto in uno stato di sconforto e di depressione mai avvertito prima. Per giorni ho pensato di farla finita e di togliermi la vita. Se tutto andrà bene ho pochi mesi di vita davanti a me se non deciderò di operarmi (ma lo farò).

Sono ricoverato da una settimana in una Unità Operativa di Oncologia, in attesa dell’intervento chirurgico riduttivo del tumore.

L’altro giorno ero nel pieno di una crisi di panico, avevo paura di morire, anzi secondo me ci sono andato vicino. Sudavo, ero agitatissimo, il cuore mi saliva in gola.

All’improvviso è venuta nella mia stanza, sollecitata da altri pazienti, una Infermiera dal viso d’angelo. Lei non era agitata, si è avvicinata a me, si è seduta al mio fianco e mi ha preso le mani.

Mi sentivo imbarazzato, mi vergognavo per le condizioni in cui ero. Quella ragazza era lì per me e non era una semplice ragazza, era una professionista sanitaria che sapeva come muoversi.

Con voce pacata mi ha detto: “Antonio stai calmo, è normale come ti senti, ora stai vivendo un lutto anticipato, ma non sarà così, vedrai che l’intervento andrà bene; e poi la vita è bella perché è variegata, dobbiamo trovare sempre il meglio anche dalle situazioni più difficili come questa; vedi il lato positivo: ora potrai dedicarti a comunicare ai tuoi cari che li ami, prima non avevi il tempo né la testa per farlo; approfittane e inizia ad amarti anche tu”.

Mi sono subito calmato, ho seguito il suo consiglio, ho iniziato ad amarmi e ad amare i miei affetti, mia figlia, mia moglie, i miei nipoti, i miei fratelli.

Non ho più visto quella Infermiera, forse era veramente un angelo sceso dal cielo a darmi conforto.

Sto piangendo mentre scrivo, ma volevo raccontarvelo e renderlo noto a tutti i vostri lettori.

Buon lavoro.

Antonio Ritrovato, Paziente ed ex-OSS

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