Quanto guadagneranno i Presidenti e i dirigenti degli Ordini delle Professioni Sanitarie in Italia nel 2020. Scopriamolo attraverso i loro bilanci di previsione.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
a volte nascoste tra le pieghe del Bilancio previsionale 2020, più spesso scritte chiaramente, compaiono le indennità economiche di funzione e i rimborsi spese con cifre a “quattro zeri” per i Consigli direttivi degli Ordini delle professioni sanitarie.
Ma la domanda è: sono legittime le indennità economiche a chi decide di rappresentare volontariamente una carica elettiva? Secondo il Regolamento della Federazione nazionale Ordini TSRM PSTRP è possibile! Ci mancherebbe altro: le loro superano i 350 mila euro l’anno!
Ma cosa dice la Legge?
All’art. 4 della norma-madre di tutti gli Ordini in sanità (DCPS 233/46) leggiamo:
“Il Consiglio provvede all’amministrazione dei beni spettanti all’Ordine o Collegio e propone all’approvazione dell’assemblea il bilancio preventivo ed il conto consuntivo.
Il Consiglio, entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell’Ordine o Collegio, stabilisce una tassa annuale, una tassa per l’iscrizione nell’albo, nonché una tassa per il rilascio dei certificati e dei pareri per la liquidazione degli onorari”.
Le indennità sono quindi spese obbligatorie come l’affitto della sede o le bollette del gas? Non si direbbe. E se tali indennità spettano ai Consigli direttivi, perché non spettano alle Commissioni d’Albo?
Dalla tabella in allegato si evince che oltre la metà degli ordini non ha ancora pubblicato il Bilancio previsionale 2020. Volendo tuttavia fare una media tra chi ha già definito tali quote, ci si attesta intorno ai 40 mila euro l’anno per gruppi che vanno da un minimo di 7 a un massimo di 15 persone.
Per l’anno prossimo non si è però tenuto conto:
– del gran lavoro in carico delle Commissioni d’Albo (iscrizioni, tutela, rappresentanza, potere disciplinare)
– della loro particolare composizione: da una media di 50 a 95 componenti per ordine.
Il rischio è che nei prossimi anni gran parte delle tasse di iscrizione servirà per finanziare le indennità. Eppure, tanti altri Ordini delle professioni intellettuali vi hanno rinunciato. Pertanto, su questo argomento è necessaria una riflessione da parte delle assemblee degli iscritti. A loro (a noi) la Legge Lorenzin apre una un’altra possibilità: approvare una “tassa annuale, anche diversificata tenendo conto delle condizioni economiche e lavorative degli iscritti, necessaria a coprire le spese di gestione” (art. 2, comma 10, lett.g).
Antonio Alemanno
Tecnico di radiologia
Indennità e rimborsi spese Ordini delle professioni sanitarie 2020