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OSS somministrano insulina in Veneto, ma è legale?

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OSS somministrano insulina in Veneto, ma è legale?

Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,

leggevo ieri con attenzione due servizi apparsi sul Suo quotidiano e inerenti le possibili riforme in atto relative alla formazione dell’Operatore Socio Sanitario e ad una prescrizione farmacologica indirizzata ai OSS del turno di notte. Devo dire che quello che è stato scritto in questi due servizi corrisponde al vero, soprattutto la questione della somministrazione di farmaci da parte degli operatori non sanitari durante la notte. Io vivo e lavoro in Veneto, ma mi sono formata nel Casertano.

Mi chiamo Michela, ho 38 anni, sono Dottoressa in Economica e Commercio con indirizzo manageriale, ma per motivi di lavoro – essenzialmente perché in Campania non ce n’è – sono emigrata nella Regione Veneto, dove ho seguito un corso di qualifica per OSS presso un’azienda privata.

Da 3 anni lavoro in una casa di riposo privata dove il Medico e l’Infermiera sono presenti solo per poche ore al giorno. La struttura è gestita da una ex-OSS che si è laureata in sociologia e ha ottenuto l’incarico perché imparentata con uno dei soci del ricovero. Non è di questo però che volevo parlare. Voglio soffermarmi su quello che accade nel mio ambiente di lavoro dove gli OSS sono suddivisi essenzialmente in due categorie:

  1. quelli che si credono Infermieri o Medici;
  2. quelli che sono consapevoli di essere degli Operatori Socio Sanitari e quindi dei NON Sanitari.

Nella mia Casa di Riposo gli OSS devono fare tutti. Ci sono mediamente 60 ricoverati, tutti semi-autonomi o totalmente non autonomi. Tutte le sere alle 22.00 siamo “costretti” a somministrare a 6 di loro la terapia insulinica, dopo aver reperito la glicemia. Spesso molti colleghi inventano i numeri e non misurano alcun HGT, somministrano dove capita l’insulina senza far caso se finisce in intradermica, sottocute o nel muscolo.

Molte volte abbiamo assistito a delle crisi di possibile natura ipoglicemica dovuta alla somministrazione di insulina sbagliata o in quantità superiore al consentito. Di notte somministriamo quella lenta, che gli Infermieri ci sistemano nel frigo della struttura. Per molti OSS una insulina vale l’altra e alcuni non si curano del flacone che recuperano in frigo, somministrando quello che capita.

Ho sollevato più volte la questione alla mia direzione, ma mi è stato risposto che è tutto regolare e che qui si è nel privato e non nel pubblico. Io la penso diversamente e ho smesso di somministrare insulina e/o altri farmaci ai pazienti, inimicandomi chi come dicevo prima si sente Medico o Infermiere, ma non me ne frega nulla. Io penso alla mia sicurezza, perché non voglio trovarmi nei guai, e soprattutto alla sicurezza dei Pazienti che non possono essere gestiti in questo modo.

Leggendo poi un altro vostro servizio dal titolo “Oss vietata somministrazione di terapia…” mi sono resa conto che quello che pensavo è vero e che non solo non possiamo infondere insulina, ma non possiamo manovrare, conservare, somministrare alcun tipo di terapia.

A mio avviso qui si è di fronte ad un continuo abuso di professione, che mi consiglia di fare?

Resto in attesa di risposta. Grazie.

Michela De Angelis, OSS

* * *

Carissima Michela,

le risposte te le sei date da sola: l’Operatore Socio Sanitario non può somministrare insulina o altri farmaci. Le consiglio di leggere un altro nostro servizio specifico sull’argomento: Gli OSS possono somministrare la terapia? No! Gli OSSS si, ma…. Inoltre si rilegga il Profilo dell’OSS. Per il resto la ringraziamo per la segnalazione e per la precisione nel suo racconto. Il problema è che nel privato, come pure in molte strutture pubbliche, i Coordinatori Infermieristici o i Dirigenti di Struttura fanno finta di non sapere, non mettono nulla per iscritto e lasciano tutto ad ordini verbali, che non sono confutabili. Il consiglio che le diamo è quello di tutelarsi e di iniziare a scrivere, anche se questo le costasse il posto di lavoro. Grazie.

Angelo Riky Del Vecchio, Direttore quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it

 

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