Accade in una azienda sanitaria pubblica in assenza degli Infermieri
Il nostro servizio dal titolo “Oss, vietata somministrazione terapia: si rischia la galera. Pene anche per l’Infermiere” ha sollevato un putiferio in tutte le strutture sanitarie publiche e private che continuano ad utilizzare gli Operatori Socio Sanitari per la somministrazione di terapia farmacologica ai pazienti anche in assenza degli Infermieri. Tante le e-mail e i messaggi dall’APP di AssoCareNews.it che parlano di forte preoccupazione.
L’ultima in ordine di tempo arriva dalla Azienda Provinciale Servizi alla Persona Civica di Trento (APSP), dove gli OSS continuano custodire e poi a somministrare la terapia agli ospiti della struttura anche in assenza del personale infermieristico.
La denuncia, di natura anonima, giunge da alcune presunte OSS della struttura che, a quanto pare, sarebbero costrette a far assumere i farmaci ad ospiti collaboranti e non collaboranti. Come giornale abbiamo provato a capire se la notizie corrisponde al vero o meno, ma ci è stata negata la possibilità di indagare in merito. Per cui diamo tutto in forse.
Una segnalazione arrivata ieri sera tramite la nostra APP dice letteralmente: “Buongiorno sono Agata (nome fittizio ndr) e sono Oss presso APSP in provincia di Trento; il nostro Direttore ha voluto cambiare l’organizzazione del lavoro, per mancanza di copertura di Infermieri, quindi a noi ci ha messo a fare l’aiuto nell’assunzione delle terapie, perché l’IP (l’Infermiera – ndr) non arriva da sola perché si deve occupare di 2 piani; so che non lo possiamo fare, quindi cosa fare? La diamo perché imposta dal nostro Direttore o non la diamo???”.
Abbiamo spedito poco fa una missiva alla direzione dell’APSP con cui speriamo si possa fare chiarezza sull’argomento. Nel frattempo invitiamo gli Infermieri operanti nella struttura a tutelarsi chiedendo lumi all’OPI di Trento. La stessa cosa chiediamo di fare agli OSS, ma rivolgendosi ad un legale o a quei sindacati che conoscono bene la normativa in materia.
Continueremo a tenervi informati sull’argomento. Intanto se volete potete segnalarci altri casi scrivendo a redazione@assocarenews.it.