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OSS costretta a fare la sguattera in Piemonte: basta cambio lavoro o nazione.

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Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,

leggo spesso il vostro quotidiano sanitario e vi ringrazio per lo spazio che date anche agli Operatori Socio Sanitari. La nostre è una professione tecnica che rimane e rimarrà bistrattata finché non avremo un’unica organizzazione capace di coordinarci e di disciplinarsi. Credo poco nelle direttive imposte con un Decreto (il Ddl Lorenzin) e credo poco che in Italia ci sarà dato lo spazio che chiediamo e che meritiamo come OSS.

Ti scrivo per chiederti di ospitare questo mio sfogo. Ti spiego, lavoro come OSS da ormai tre anni in un ospedale pubblico nel Torinese. Sono dipendente di una cooperativa che ha in appalto lavori presso un noto nosocomio. Nello specifico io lavoro nel ramo dell’emergenza-urgenza e mi occupo prevalentemente di… rassettare! Si di lavare i bagni, risistemare gli ambulatori, buttare i rifiuti ospedalieri compreso quelli speciali e fare il caffè a Medici ed Infermieri.

Sono stata assunta come Operatrice Socio Sanitaria, ma in realtà sono la donna delle pulizie assieme ad altre mie colleghe. Non ci viene permesso, soprattutto dai medici, di toccare i pazienti. Spesso mi sono rivolto ai sindacati, ma mi hanno risposto tutti che non potevano far nulla essendo io una dipendente di una cooperativa privata e non del Servizio Sanitario Nazionale. Ho chiesto a più di un sindacalista se era possibile quello che mi sta accadendo e se la cooperativa e l’Azienda sanitaria avevano il diritto di farci fare dei lavori che non ci competono e che competono alle ditte di pulizia.

Mi sento tutti i giorni sempre più avvilita. Quando mi sono iscritta al Corso di Formazione per Diventare Operatore Socio Sanitario ero molto fiduciosa, credevo di poter cambiare in meglio la mia vita e il mio reddito. Poi l’inferno.

Possibile che nessuno possa e debba tutelare noi poveri lavoratori delle Cooperative? Possibile che in Italia se vuoi lavorare devi accettare di farti sfruttare?

Voglio andare via da questo Paese, ho sentito che in Germania e in Inghilterra ci trattano meglio e che gli stipendi sono più allettanti. Quasi quasi vado via!

Grazie.

Giusy, Operatore Socio Sanitario – Torino

* * *

Carissima Giusy,

non ci racconti nulla di nuovo, purtroppo episodi come il tuo sono all’ordine del giorno dal Sud al Nord dell’Italia, non escludendo le isole. Come accennavi i sindacati possono fare poco. Ti consigliamo però di non desistere. Pur se dipendenti di una Cooperativa aveva i vostri diritti e i vostri doveri. Se siete assunti come OSS non potete fare altri lavori che non vi competono. Pertanto prova a parlare con la direzione della tua azienda e a cercare di trovare un accordo che possa agevolarti ed agevolarvi. Non è detto che ti daranno ascolto, ma altro non puoi e potete fare. Purtroppo mancano i controlli in questo paese, quello che ti fanno fare è illegale, chi dovrebbe intervenire però latita e lo fa soprattutto in questi periodi di vacatio politica (non abbiamo un Governo Centrale, con chi ce la prendiamo?). Manderemo questo servizio anche alla tua azienda, vediamo se almeno ci risponde. Continua a seguirci e continua a tenerci informati su quello che accade.

Angelo Riky Del Vecchio, Direttore quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it

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