La lettera di una OSS riapre la questione degli Operatori Socio Sanitari necessari durante il turno notte: le Aziende dovrebbero impiegarli, ma preferiscono lasciare soli gli Infermieri.
Salve,
sono una OSS e riguardo alla lamentela del padre dell’Infermiera volevo dire la mia. A parte il fatto di ricordargli che il primo anno di laurea verte sulla soddisfazione dei beni primari del paziente, quindi è anche compito dell’infermiera effettuare l’igiene, oltre al fatto che anche tra gli infermieri, non tutti fanno il loro dovere, ma casualmente si nota solo l’operato degli Operatori Socio Sanitari.
Inoltre, a noi OSS farebbero un piacere se arrivasse alle dirigenza il fatto che gli Operatori Socio Sanitari sono necessari anche la notte, perché le garantisco che fare la giornaliera non è proprio una passeggiata, invece di lamentarsi sarebbe opportuno fare presente la carenza di personale all’amministrazione.
Cordiali saluti.
C.F., Operatrice Socio Sanitaria.
P.S. = Chiedo per cortesia che non venga messo il mio nome
Carissima lettrice anonima,
abbiamo deciso di pubblicare il suo commento perché ci siamo resi conto che è ancora necessario chiarire qual è il ruolo dell’Infermiere e qual è quello dell’OSS. Soprattutto va ancora una volta ribadito che i programmi didattici dei Corsi di Laurea in Infermieristica, non tutti per fortuna, vanno revisionati e aggiornati alla realtà odierna. Gli Infermieri possono fare l’igiene, ma solo in casi eccezionali e per venire incontro alle esigenze contingenti dell’Assistito, dell’équipe e dell’Azienda per cui lavora. Tale compito è attribuito al personale di supporto, ovvero agli Operatori Socio Sanitari. Continuare, da parte di alcune Aziende sanitarie/ospedaliere pubbliche e privata a voler ignorare questa problematica, soprattutto di notte, è sempre più vergognoso. Anche perché ci sono OSS come lei che spingono per rientrare nei turni notturni (e quindi fare esperienze assistenziali diverse e perché no guadagnare anche qualche soldino in più) e Infermieri (soprattutto nelle Medicine, nelle Lungodegenze, negli Hospice e nelle residenze assistenziali per anziani e disabili) che non ce la fanno più a fare il lavoro degli Operatori Socio Sanitari, soprattutto di notte. Inoltre, non si può fare di tutta l’erba un fascio, per cui è vero che ci sono OSS che continuano ad “imboscarsi” come dice il nostro lettore padre di una Infermiera, ma è anche vero che ci sono colleghi Infermieri che lo fanno. Su questo nessuno può farci nulla, se non esortare tutti a fare il proprio dovere nell’interesse del Cittadino-Paziente-Utente-Assistito. Grazie per la sua missiva, ne faremo tesoro.
Angelo Riky Del Vecchio, Direttore quotidiano sanitario AssoCareNews.it
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