Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
sono Marisa, studentessa ultimo anno infermieristica. Ho letto l’articolo di una ragazza del primo anno che si è lamentata dell’inutilità del tirocinio in quanto ha ritenuto inutile eseguire l’igiene del paziente. Ci sono tanti aspetti che purtroppo bisogna modificare in questo corso di laurea e che è possibile grazie alle lamentele e ai consigli che noi studenti forniamo.
Non sono d’accordo con Giulia in quanto per fare determinate procedure infermieristiche ci sono studi come la farmacologia, la chirurgia, l’area critica che ti formano e che senza aver sostenuto esami che lo certifichino è completamente inutile andare a eseguirle.
Bisogna considerare che il primo tirocinio ha il compito di “sbloccarti” e renderti famigliare un ambiente angoscioso per i pazienti il più delle volte. Attraverso l’igiene del paziente si possono raccogliere un infinità di dati tra il racconto dell’assistito e l’esame obiettivo che tu stesso dovresti fare. Con il passare degli anni si perde anche quel legame che hai con i pazienti perché le cose da fare aumentano a dismisura e ti viene anche detto di non soffermarti molto a parlare con i pazienti perché ci sono da fare mille cose come i prelievi, la terapia orale, cateterismi vescicali, cvp, la terapia endovenosa, la parte burocratica, le medicazioni, la cura delle ulcere da pressione, monitorare i pazienti più delicati.
Per quanto riguarda il vedere o assistere passivamente a qualcosa, come ogni altra cosa basta proporsi e loro sono felicissimi anche di spiegarti la procedura che viene effettuata dal personale sanitario come gli stessi infermieri, come i fisioterapisti, come gli operatori socio sanitari per finire ai medici di reparto e gli specializzandi con cui si crea un bellissimo rapporto se si è fortunati. Non oso immaginare il primo tirocinio del primo anno a fare tutte le cose elencate se non sai nemmeno che effetto tu possa avere ad indossare una divisa che ti rappresenta e non sentirti a tuo agio in un determinato contesto.
Ne hai di strada da fare e mi raccomando non demordere.