Ci scrive Mariangela Corica (OSS) e ci chiede: “non è che gli Infermieri non avendo più obiettivi professionali scaricano su di noi le loro frustrazioni?”.
Buongiorno Direttore,
sono una Operatrice Socio Sanitaria, da tanti anni svolgo questo lavoro, fortunatamente nonostante le mille difficoltà che si presentano in questo settore la passione non è mai venuta meno.
Non condivido tutto questo brontolare su chi deve e non deve fare l’igiene ad un paziente, capisco che negli anni la professione infermieristica ha subito una rivoluzione, ma a mio avviso è cambiato forse anche l’obiettivo per cui si sceglie di buttarsi in questa professione.
Lo sappiamo che noi OSS siamo in prima linea al letto del paziente, nel rispondere a suoi bisogni primari, laddove l’utente stesso, per svariati motivi, da solo non può più soddisfarli interamente o parzialmente.
Se per svariati motivi (che chi lavora nelle corsie ben sa) non c’è l’Operatore Socio Sanitario perché impegnato altrove e l’infermiera/e prima disponibile fa l’igiene ad un paziente penso che questo non demansioni il professionista e non sminuisca i tanti anni di preparazione, anzi.
Questo è un mio semplice parere e non un giudizio nei confronti di nessuno. Se noi OSS, Infermieri, Nedici, Coordinatori mettessimo assieme alla preparazione anche una buona percentuale di passione, umanità e cordialità tutto sarebbe più soddisfacente e costruttivo, non stupiamoci se dopo pochi anni iniziamo ad essere in bourn-out, ci sarà un motivo o no?
Buon lavoro a tutti.
Mariangela Corica, Oss felice di esserlo
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