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La consapevolezza di essere Operatori Socio Sanitari. Cosa manca agli OSS di oggi.

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La lettera della Federazione MIGEP ad AssoCareNews.it riapre la discussione sull’esistenza di OSS veramente consapevoli della loro importanza nell’assistenza socio-sanitaria. Chi è l’Operatore Socio Sanitario di oggi?

Egregio Direttore di AssoCareNews.it,

l’inizio dell’anno è stato piuttosto movimentato, stiamo affrontando situazioni nuove (tre ricorsi al tar, rivedere la formazione Oss, capire come professionalizzare quelle figure emarginate). Una delle espressioni ricorrenti che leggiamo sul social da parte degli operatori sociosanitari “Oss”: “ho subito un torto”. Il problema però qual è? Che l’accusa e la lamentela sono anch’esse una potentissima forma di auto-condizionamento, la conferma di una brutta abitudine, una realtà in cui la categoria è inerme.

Alcuni colleghi comprendono le istanze che stiamo portando avanti con molta difficoltà, altri che faticano, a comprendere gli obiettivi più semplici, però, tutti condividono e desiderano che la loro professione sia riconosciuta. Possiamo liberarci dall’inerzia, ma nello stesso tempo si continua a creare quel tipo di realtà, senza che ci sia via d’uscita.

Incredibile scoprire che il potere politico e sindacale ancor oggi non considerano alcune figure assistenziali una professione. Oggi, gli operatori sociosanitari sono nelle stesse condizioni in cui hanno messo in corner la vecchia figura dell’infermiere generico e della puericultrice, considerazione professionale zero, usati e sfruttati (il vecchio sistema salute ” te che sei bravo…….”). La storia si ripete, una storia che fa comodo.

Stiamo crescendo, ma non basta.

La nostra mente e il nostro cuore, si sono allineati alla consapevolezza, che ha consentito in questi anni: “sottoscrivere nel 2012 (Ministero della salute e Conferenza Stato Regioni) un documento per valorizzare l’Oss, aver partecipato a diversi tavoli tecnici (Ministero della Salute), essere promotore dell’area socio sanitaria (legge Lorenzin 3/2018). Avere portato l’Oss, la puericultrice come attori in risk management unitamente a tutte le altre professioni del Sistema Salute; avere improntato un ricorso al tar per le puericultrici e infermieri generici, un ricorso al tar per gli Oss per mancata applicazione dell’area socio sanitaria. Avere improntato un’istanza al decreto del 7 gennaio 2020 del Ministro della Salute Speranza e per ultimo un confronto costruttivo con gli ordini degli infermieri Fnopi.

Il vero problema e che molti colleghi e molte associazioni non hanno accolto il principio fondamentale di quanto messo in atto, creando confusione e solitudine alle stesse categorie ponendo soluzioni e strategie non adatte, con difformi soluzioni prospettate, elementi senza un criterio logico.

La natura di questi movimenti porta a raccontare continuamente la storia dei ‘torti’ che la categoria subisce, in questo modo non fanno altro che continuare ad auto confermare la mentalità da vittime.

La vera Ricchezza inizia dalla CONSAPEVOLEZZA.

Troppo spesso questa categoria vive la professione in maniera superficiale, e si fa sfuggire le occasioni, ed è presa dalla sensazione di essere fuori posto. Un atteggiamento che blocca con falsi aforismi, piuttosto che favorire l’evoluzione della professione.

Si coglie l’occasione per mettere in evidenza l’importanza e la consapevolezza di quanto la federazione migep e Shc Oss stanno facendo e che merita attenzione; desideriamo condividere con tutta la categoria che segue e partecipa alle nostre iniziative, la grande svolta, per essere finalmente in quella professione tanto desiderata.
La Consapevolezza è ciò che permette di dare una svolta alla professione
ed entrare in una nuova dimensione: ” una professione riconosciuta e rispettata”.

Il ruolo della Federazione migep e di Shc Oss è di discutere e portare i temi che la professione indica da sempre: ” chiarezza, consapevolezza, competenze, professionalità, uniformare la formazione, un registro obbligatorio, responsabilità, formazione continua, Oss tutor, rimuovere l’abusivismo, lavoro usurante, e riconoscere il lavoro usurante e dare quel valore assoluto che ogni giorno diventa urgente rendere presente in una professione.
Una visibilità a 360° per portare queste professioni verso quel luogo di rispetto, realizzazione e gratitudine che le categorie ricercano.

Il messaggio che intendiamo inviare: “ che non bisogna concentrarsi su quello che è posto senza avere veri riscontri, bisogna concentrarsi su quelle azioni che possono divenire con la volontà, con l’attenzione, con l’osservazione, con la ricerca”vive e reali le istanze.

Siamo veramente consapevoli della nostra figura professionale?

Questa è l’idea di partenza, l’inizio della Consapevolezza che abbiamo fondato in collaborazione con chi crede in quello che stiamo facendo. Questo non significa ” solo chi crede in noi otterrà il cambiamento” è importante per tutti gli operatori, per un cambiamento di crescita professionale, insieme, ognuno con la sua storia, per mettersi in gioco e far saltare i vecchi schemi del vecchio Sistema Salute e di vecchi legami che tengono legati gli operatori.

Federazione Migep
Loredana Peretto

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